Will Smith e il suo primo discorso pubblico dopo lo schiaffo-gate.
Indimenticabile lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock agli Oscar 2022. Da quel momento l’attore non era stato più al centro della cronaca internazionale.
Ma la stagione dei premi cinematografici 2023 ha riportato luce sull’artista; l’occasione è stata la cerimonia di assegnazione degli African American Film Critics Association Awards, la più grande associazione afroamericana negli States che riguarda i protagonisti del cinema e televisione.
Will Smith ha vinto il Beacon Award con il film Emancipation – Oltre la libertà, che narra di una storia di un personaggio realmente esistito, lo schiavo Gordon detto Peter il fustigato.
Uno schiavo che scappò dalla prigione della Louisiana nel 1983, unendosi all’esercito dell’Unione.
Il lungometraggio è prodotto dallo stesso attore e interpretato da Ben Foster. Emancipation è targato Apple Tv+.
Alla cerimonia Smith ha tenuto un discorso riguardo le difficoltà incontrate durante le preproduzione e produzione del film.
“Emancipation è stato il film più difficile della mia intera carriera. È stato completamente girato in esterni, è vero. È molto complicato trasportare una mente moderna in quell’epoca. È difficile immaginare un tale livello di disumanità. Ricordo il secondo giorno di riprese: c’erano 43 gradi. Eravamo tutti là e io dovevo fare una scena con uno degli attori bianchi e avevamo delle battute da dire. L’attore ha deciso di improvvisare. Abbiamo cominciato a fare la scena e io ho detto la mia battuta e lui la sua. E poi, improvvisando, lui mi ha sputato in mezzo al petto. Sono rimasto basito. Volevo gridare, ma mi sono trattenuto perché ho capito che Peter non avrebbe chiamato il regista. Così sono rimasto fermo, ho fatto un bel respiro e siamo passati a un secondo ciak, e l’attore era soddisfatto di ciò che aveva fatto. Io ho detto la mia battuta e lui ha detto la sua, sputandomi di nuovo in mezzo al petto. Mi sono fermato, adesso mi commuovo a raccontarlo, e c’era una parte di me che si sentiva piena di gratitudine e non so perché. Poi ho sentito provenire da lontano una voce: era il regista, che ha detto di fare un ciak senza lo sputo. In quel momento ho capito che Dio esiste. In questa stanza ci sono persone che davvero si sono impegnate a portare tutte storie sullo schermo in una maniera capace di avere un impatto emotivo su di noi e magari cambiare i nostri cuori e le nostre menti”.
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