Tre assi italiani alla 76esima edizione del Festival del Cinema di Cannes – Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher.
Con la conferenza stampa che ha annunciato la selezione ufficiale della 76esima edizione del Festival del Cinema di Cannes, l’Italia può ritenersi enormemente soddisfatta; sono esattamente tre i film che rappresenteranno il tricolore in territorio francese: Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti, che uscirà occasionalmente in Italia quasi un mese prima rispetto alla proiezione francese, (il 20 aprile nelle sale italiane), Rapito di Marco Bellocchio e La chimera di Alice Rohrwacher.
Insomma, l’Italia cala tre assi in concorso al Festival di Cannes (16-27 maggio), in un’edizione che si preannuncia di lusso. Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher, tutti e tre, in passato, hanno avuto premi a Cannes. Moretti nel 2001 con La stanza del figlio ha vinto la Palma d’Oro. Il cast de “Il Sol dell’Avvenire” è composto dai suoi collaboratori di vecchia data, come Margherita Buy, Silvio Orlando ma anche Jerzy Stuhr (Habemus Papam).
Poi vi è la volta di Marco Bellocchio, che nel 2021 ha ottenuto la Palma d’oro onoraria e quest’anno torna in concorso con il film “Rapito” (l’opera ha cambiato il titolo in corsa, fino a poco fa era La conversione). Il lungometraggio parlerà di Edgardo Mortara, allontanato dalla sua famiglia d’origine e rapito dallo Stato Pontificio e fatto convertire. I protagonisti sono Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi (è Cossiga nel film su Moro), Barbara Ronchi (candidata ai David di Donatello per la sorprendente opera prima settembre) e il piccolo Enea Sala.
Terzo ed ultimo film in gara, tutto italiano, è “La chimera” di Alice Rohrwacher, veterana della Croisette, a Cannes ha già vinto come miglior sceneggiatrice per Lazzaro Felice oltre al Gran Premio della Giuria per Le Meraviglie. L’opera in concorso è ambientata negli anni ’80, nel mondo clandestino dei tombaroli. Gli attori sono Josh O’Connor, Isabella Rossellini, Carol Duarte e Alba Rohrwacher, sorella della regista.
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