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Quali sono i film da vedere in sala durante il ponte del 25 Aprile?

Il cinema non si ferma ed anche nell’occasione del ponte del 25 Aprile, la proposta dei film in sala è gremita.

Quali sono i film da vedere in sala durante il ponte del 25 Aprile?

Il cinema non si ferma ed anche nell’occasione del ponte del 25 Aprile, la proposta dei film in sala è gremita.

I due che sento di consigliare vivamente sono:

“November – I cinque giorni dopo il Bataclan” di Cédric Jimenez

“November – I cinque giorni dopo il Bataclan” di Cédric Jimenez

Trama; Parigi, 13 novembre 2015. Un commando di fondamentalisti islamici riesce a seminare panico e morte nella capitale, nei dehors dei bistrot, e a Saint-Denis fuori dallo Stadio, dove si disputa l’amichevole Francia-Germania. Infine, dentro al Bataclan, dove ha appena iniziato a esibirsi la band americana Eagles of Death Metal.
Il numero delle vittime è indicibile, quasi come quello di una notte di guerra, anche se si spara da una sola parte: un totale di 130 morti e centinaia di feriti.

November racconta del “prima”, del tentativo delle autorità di catturare il leader Abaaoud ad Atene, e il “dopo” indizi, inseguimenti, l’assassinio del leader superstite, e l’arresto di Salah Abdeslam (l’unico terrorista, oltre ad Abaaoud, che non si è fatto esplodere negli attentati.

Il film è stato presentato al Festival di Cannes lo scorso anno e candidato a sette César e finalmente è arrivato nelle nostre sale.

“Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti

“Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti

Trama; Giovanni (Moretti) è un regista che sta realizzando un film su alcuni comunisti italiani nel 1956, anno dell’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica. Ennio (magnifico Silvio Orlando) è un giornalista dell’Unità che vive con sofferenza i fatti di Budapest, proprio mentre accoglie il circo ungherese Budavari. Giovanni non si rende conto che la moglie (Margherita Buy), co-produttrice del suo film insieme all’eccentrico francese Pierre (Mathieu Amalric), non lo sopporta più e intende lasciarl

Nanni Moretti torna ad un cinema intimo, straordinario ed a tratti malinconico. Racconta la crisi e la sua incompatibilità con il linguaggio del cinema da piattaforma streaming contemporaneo. Il lungometraggio trova la forza nella messa a fuoco di un disagio interiore e umano. Emergono depressione, senso di inadeguatezza e un finale utopico.

Il film concorrerà al Festival del cinema di Cannes 2023.

 

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