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La Milano intervista Yuri Buzzi: l’attore nel cast della serie tv Emily in Paris

L’attore Yuri Buzzi è nel cast della serie Emily in Paris accanto a Lily Collins, in streaming su Netflix.

La Milano intervista Yuri Buzzi: l’attore nel cast della serie tv Emily in Paris.

L’attore Yuri Buzzi è nel cast della serie Emily in Paris, in streaming su Netflix. Yuri Buzzi, nato a Vigevano si trasferisce in Puglia, a Grumo Appula. Lì scopre la passione per il teatro, misurandosi con il suo primo e applaudito ruolo da protagonista in Liolà di Luigi Pirandello.

Con la sua interpretazione Yuri ha ottenuto un grande successo di pubblico e da lì è scoccata la scintilla che l’ha portato lontano di casa con il sogno di affermarsi.

Non soltanto attore, ma anche regista, ottenendo importanti riconoscimenti con Da qui non scendo, un estratto del suo libro, vincendo il premio teatrale Napoli Cultural Classic. Nel 2016, con lo spettacolo di apertura del Dubai Film Festival 2016, ha vinto l’oro ai Muse Creative Awards.

Yuri Buzzi nel cast della serie tv Emily in Paris.

Guarda l’intervista all’attore Yuri Buzzi

L’intervista:

– Dal teatro della Puglia fino a ritrovarsi a recitare accanto a Lily Collins, come ha affrontato questo meraviglioso salto?
– La mia passione per la recitazione nasce in un teatro amatoriale dove interpreto il mio primo ruolo di Liolà di Pirandello. Il salto, del quale mi si chiede nella domanda, è stato emozionante, quasi una camminata alla scoperta delle mie doti, allo studio, alla rincorsa che mi ha poi permesso di lavorare su questo set internazionale accanto a Lily Collins. Devo dire però, che le emozioni che ho provato nelle mie prime rappresentazioni teatrali, o durante i miei studi a scuola di cinema, a Roma, sono le stesse che poi ho ritrovato “in grande”, su un set internazionale. A tal proposito cito Troisi che affermava similarmente che le emozioni, le paure, e i desideri, che si provano durante le grandi esperienze cinematografiche, sono le medesime che si ritrovano anche prima del successo.

– Com’è stato lavorare per Andrew Fleming?
– Mi ha ispirato molto lavorare con lui, è una persona molto decisa, un regista che conosceva già molto bene le dinamiche all’interno dell’appartamento dove voleva girare la scena. È stata un’esperienza dalla quale ho appreso tantissimo dal punto di vista professionale. La quinta stagione di Emily in Paris sarà girata nuovamente nella Capitale, quindi spero di poter lavorare ancora con questi incredibili professionisti.

– Per entrare in parte si è affidato a qualche consiglio preciso del regista?

– Per entrare in parte penso sia necessario avere dei riferimenti. Avere ben chiaro il luogo, e la dinamica della scena. Contestualizzando, ho dovuto materializzare l’idea dell’incontro con Emily e farle vedere l’appartamento; focalizzare l’attenzione sulla cosa più importante dell’incontro, ovvero, far sì che ad Emily piacesse l’abitazione e renderle piacevole la sua permanenza a Roma. Poi, indubbiamente, subentrano consigli preziosi del regista in modo tale da consentire che il ciak risulti pienamente riuscito.

– Qual è il ricordo più entusiasmante o un particolare episodio sul set che si porterà dietro dopo l’esperienza accanto a Lily Collins?
– I momenti entusiasmanti sono stati molti, durante i periodi di break, per esempio ricordo di aver parlato con Lily Collins in merito ai luoghi più belli di Roma, da visitare, o dei ristoranti dove poter mangiare pasti prelibati. C’è stato anche un momento ilare, in particolare quando stavamo girando con il drone, c’erano dei gabbiani sui tetti romani, che all’improvviso hanno attaccato la telecamera, è stata un’istantanea di panico, ma che poi è immediatamente sfociata nel divertimento e nel collettivo.

– Emily in Paris ha raggiunto un successo enorme, secondo lei qual è il segreto, la vera forza di questa serie televisiva?
– È uno show di successo perché è un po’ quella storia universale che dovremmo tutti affrontare, lasciare la nostra zona di comfort e affrontare le sfide della vita, anche in luoghi sconosciuti, e cercare di raggiungere i nostri desideri, i nostri sogni. Emily in Paris ricorda che la vita può essere sia emozionante, ma anche spaventosa; però alla fine ne vale sempre la pena.

– Nel suo lavoro da attore, qual è la sua fonte di ispirazione?
– La mia fonte d’ispirazione è la strada. Penso sia il posto migliore in cui si riescono a carpire i dettagli, anche mediante la comunicazione non verbale, nella piena osservazione delle persone. Sono un buon osservatore. Vivendo tra Roma e Londra, sono molto incline nel cogliere le molte sfumature dettate dall’internazionalità, e dai modi in cui le diverse culture interagiscono. Oltre ad essere un attore sono anche un coach di comunicazione ed i miei clienti mi forniscono un’ulteriore modalità di ispirazione; grazie alle loro performance, intravedo spesso scelte coraggiose dalle quale ispirarmi.

– Da un noto spot, sostituendo George Clooney, al meraviglioso mondo di Emily in Paris, qual è il prossimo passo? Che progetti ha per il futuro?

– Imparare sempre di più dal punto di vista personale e dal professionale, e poter aiutare i miei clienti, come coach di comunicazione, cercando di insegnare loro a comunicare con più autenticità senza limiti e ansie.

Yuri Buzzi nel cast della serie tv Emily in Paris.

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