CAMBIA LINGUA

Giuseppe Bonifati, tra cielo e terra: l’arte come viaggio continuo tra teatro, cinema e vita

L’artista internazionale ripercorre i suoi quarant’anni tra teatro, cinema e nuovi progetti, mantenendo uno sguardo curioso e libero da pressioni.

Giuseppe Bonifati, tra cielo e terra: l’arte come viaggio continuo tra teatro, cinema e vita.

«Dopo aver sfiorato il cielo con un dito, ora tocco terra – seppur per un breve istante». È con questa immagine sospesa, poetica e concreta allo stesso tempo, che Giuseppe Bonifati racconta il momento che sta vivendo. Da poco quarantenne, l’artista italiano guarda al proprio percorso con una lucidità nuova, senza rinunciare a quello sguardo curioso e leggero che lo accompagna dagli inizi.

Giuseppe Bonifati, tra cielo e terra: l’arte come viaggio continuo tra teatro, cinema e vita

Attore, regista, autore teatrale e ora anche cineasta in divenire, Bonifati ha costruito una carriera internazionale che lo ha portato a collaborare con nomi assoluti del cinema mondiale come Ridley Scott (Tutti i soldi del mondo), Michael Mann (Ferrari) e Martin Scorsese (la docu-serie The Saints). Un percorso che oggi non viene vissuto come un traguardo, ma come una tappa naturale.

Giuseppe Bonifati

«Mantengo la freschezza degli inizi senza la pressione di dover raggiungere risultati a tutti i costi. Forse è l’età in cui si impara a respirare invece di correre», racconta Bonifati. E cita Edith Piaf, quasi a sigillare il senso di libertà conquistato: “Je me fous du passé”.

Un sodalizio artistico e umano

Al centro della sua vita, personale e creativa, c’è Linda Sugataghy, ungherese, moglie e collaboratrice storica. Un legame che va oltre il lavoro e diventa una vera e propria alleanza esistenziale.

«Con lei ho trovato la mia patria», afferma Bonifati. «Viviamo un amore in simbiosi fatto di amicizia, complicità e sostegno reciproco». Insieme condividono la scrittura, la produzione e la creazione di nuovi mondi artistici, vissuti come antidoto alle banalità del quotidiano. Un’immaginazione che diventa spazio di libertà e cura.

Giuseppe Bonifati dirige il musical An Ideal American_foto Steen Don
Giuseppe Bonifati dirige il musical An Ideal American (foto Steen Don)

Il teatro come laboratorio vivo

Dopo oltre quindici anni di attività, 35 lavori rappresentati e spettacoli portati in più di 32 Paesi, il teatro di Giuseppe Bonifati gode di ottima salute. Anzi, continua a mutare forma.

Di recente l’artista ha presentato il capitolo conclusivo della trilogia dantesca (Inferno, Purgatorio e Paradiso) al Planetarium di Copenhagen, davanti a oltre 6.000 spettatori. Un’esperienza che dimostra come i classici possano rinascere dialogando con luoghi simbolici e inusuali.

«Abbiamo dimostrato che i classici possono parlare al presente, se messi in relazione con lo spazio e con la città», spiega.

n azione con Det Flyvende Teater all aeroporto di Billund
n azione con Det Flyvende Teater all aeroporto di Billund

Teatro in movimento e palcoscenici inaspettati

La sperimentazione continua con progetti che ridefiniscono l’idea stessa di palcoscenico. Artbulance è un teatro su quattro ruote che attraverserà l’Europa, unendo arte, cura e cittadinanza. Parallelamente, il Teatro Volante negli spazi dell’aeroporto di Billund e la regia del musical An Ideal American confermano la sua vocazione a portare il teatro fuori dai luoghi convenzionali.

«Trasformiamo ogni luogo in scena», dice Bonifati con un sorriso. «Persino sulle nuvole».

Giuseppe Bonifati, tra cielo e terra: l’arte come viaggio continuo tra teatro, cinema e vita

Dal palcoscenico al cinema: nuovi orizzonti

Accanto al teatro, si apre ora una nuova fase: il debutto come sceneggiatore e regista cinematografico. Insieme a Linda, produttrice e montatrice, Bonifati sta lavorando alla sua opera prima di finzione, La vendetta è un piatto che va servito freddo.

Il film racconta la storia di un italo-danese convinto di essere Amleto, che durante un viaggio alle origini in Calabria si trova immerso in una rete di segreti familiari e regolamenti di conti. Un racconto che intreccia identità, mito e dramma contemporaneo. Le riprese non inizieranno prima del 2027, mentre la sceneggiatura è ancora in piena evoluzione.

In parallelo, Bonifati sta sviluppando un docufilm indipendente in Spagna, previsto per il 2026, ambientato probabilmente nella regione de La Rioja, dedicato alla fugacità dei sentimenti e delle notizie lampo.

Giuseppe Bonifati, tra cielo e terra: l’arte come viaggio continuo tra teatro, cinema e vita

Il ritorno davanti alla macchina da presa

Sul fronte attoriale, l’artista sarà inoltre presente nella serie A Taste for Murder, in uscita nel 2026 su BritBox Nordamerica. Ambientata a Capri, la serie segue un detective coinvolto in delitti legati alla cucina tradizionale italiana. Bonifati recita accanto a Warren Brown e a un ampio cast internazionale, confermando ancora una volta la sua dimensione europea.

A quarant’anni appena compiuti, Giuseppe Bonifati non sembra interessato a fermarsi o a definire se stesso in modo definitivo. Tra cielo e terra, tra palco e set, continua a muoversi con la stessa curiosità degli inizi, trasformando ogni tappa in un nuovo viaggio creativo.

Info: www.doopag.com

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×