Catania: misura cautelare per Grazia Santapaola nell’ambito delle indagini antimafia del ROS
Secondo l’ordinanza del G.I.P., la donna avrebbe avuto un ruolo operativo nel gruppo “Ottantapalmi” della famiglia Santapaola-Ercolano. Indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Catania: misura cautelare per Grazia Santapaola nell’ambito delle indagini antimafia del ROS.
Su delega della Procura Distrettuale di Catania, i Carabinieri del ROS hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Grazia Santapaola, indagata per il reato di 416 bis commi 1, 4 e 6 c.p.
Secondo quanto emerso dal compendio investigativo raccolto dalla Sezione Anticrimine di Catania nel corso di diverse attività d’indagine, tra cui il recente procedimento “Mercurio”, la donna avrebbe avuto un ruolo ritenuto significativo nel gruppo mafioso “Ottantapalmi”, storicamente inserito nella famiglia Santapaola-Ercolano.
Il presunto ruolo di leadership all’interno del gruppo “Ottantapalmi”
Dalle attuali acquisizioni emergerebbe che Grazia Santapaola, cugina del boss storico Benedetto Santapaola e moglie di Salvatore Amato, già indicato come referente del gruppo Ottantapalmi, non si sarebbe limitata a un ruolo “di contorno”.
Secondo l’ordinanza, la donna avrebbe: esercitato poteri mafiosi derivanti dalla propria appartenenza familiare; gestito affari illeciti nel centro storico cittadino; contribuito al sostentamento dell’associazione e delle famiglie dei detenuti; rappresentato una figura riconosciuta anche da sodalizi mafiosi esterni.
Si tratterebbe, secondo gli inquirenti, della prima ricostruzione di una piena operatività mafiosa della donna, che avrebbe agito non solo come parente dei vertici, ma come soggetto attivo e coinvolto nelle dinamiche del gruppo criminale.
I rapporti con altri clan e gli episodi riconducibili alle tensioni interne
Diverse circostanze riportate dagli investigatori descrivono la Santapaola come figura di riferimento nella gestione di conflitti e criticità, tra cui:
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un contrasto con il clan Nardo, nel quale sarebbe intervenuta per difendere il figlio di Francesco Santapaola, alias “Ciccio campetto”;
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un episodio di contrapposizione con Christian Paternò, già responsabile del gruppo mafioso di San Giovanni Galermo, arrestato nell’operazione “Ombra”;
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dinamiche interne legate al conflitto del 2023 tra la famiglia Santapaola-Ercolano (Gruppo della Stazione) e il clan Cappello, oggetto della nota operazione “Leonidi” del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania.
Secondo gli atti, in tali circostanze la donna si sarebbe mossa per tutelare l’“onore della famiglia di sangue”, elemento che gli inquirenti considerano rilevante per delineare la presunta appartenenza mafiosa.
L’ordinanza di custodia cautelare evidenzierebbe che Grazia Santapaola avrebbe superato il ruolo marginale che le era stato attribuito in precedenza, assumendo posizioni di responsabilità diretta e operativa all’interno dell’associazione.
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