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Catania: la Polizia di Stato esegue il fermo di due uomini per tentato omicidio.

Padre e figlio accusati di aver sparato sei colpi di pistola a un uomo dopo un litigio. Ritrovata un’arma clandestina.

Catania: la Polizia di Stato esegue il fermo di due uomini per tentato omicidio.

Il 3 marzo 2025, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito delle indagini su un tentato omicidio, ha emesso un decreto di fermo nei confronti di un 50enne e di un 25enne, padre e figlio, ritenuti gravemente indiziati di aver sparato sei colpi di pistola contro un 45enne catanese.

Le indagini e la ricostruzione dei fatti

Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato – Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Catania, hanno avuto inizio dopo numerose segnalazioni al N.U.E. (Numero Unico di Emergenza) che riferivano della presenza di un uomo ferito da colpi d’arma da fuoco nei pressi di un centro scommesse nel quartiere Cibali.

Grazie all’analisi delle immagini di video-sorveglianza, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’aggressione:

  • Dopo un acceso litigio legato a vecchi screzi personali, il 50enne avrebbe sparato sei colpi di pistola a distanza ravvicinata.
  • Il movente sembra essere legato a presunti comportamenti inopportuni della vittima nei confronti di una donna, ex compagna del 50enne e madre del 25enne.

La fuga e l’arresto

Dopo l’agguato, i due uomini si sono dati alla fuga. Le forze dell’ordine hanno quindi disposto una perquisizione nelle loro abitazioni, rinvenendo:

  • Una pistola revolver clandestina, senza marca e senza matricola, nascosta nell’armadio della stanza da letto del 25enne.

Le ricerche si sono concluse nella notte del 5 marzo, quando il 25enne è stato rintracciato in un bed & breakfast e arrestato. Il padre si è invece costituito nel pomeriggio dello stesso giorno presso gli uffici della Squadra Mobile.

La misura cautelare

Dopo la notifica del provvedimento di fermo, entrambi sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza. Il Giudice per le indagini preliminari ha poi convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.

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