Catania, blitz nel quartiere San Cristoforo: arrestati 2 pusher e sequestrata base di spaccio
Scoperti 20 grammi di cocaina, crack, contanti e un sistema di pagamento a “baratto” con superalcolici. L’immobile trasformato in un fortino è stato sequestrato
Catania, blitz nel quartiere San Cristoforo: arrestati 2 pusher e sequestrata base di spaccio
Una squadra specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catania, grazie anche alla loro profonda conoscenza del territorio e dell’humus criminale che caratterizza alcuni quartieri della città, ha arrestato due soggetti catanesi di 39 e 38 anni, ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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L’operazione è il risultato di una attività info-investigativa condotta nei giorni precedenti, durante la quale i militari avevano eseguito prolungati servizi di osservazione e pedinamento nel quartiere San Cristoforo. In tale contesto era stato constatato un continuo e sospetto via vai di persone da un appartamento in Cortile Doberdò, già noto come base logistica di una piazza di spaccio.
I movimenti rapidi degli avventori, l’accensione di un dispositivo luminoso come segnale convenzionale e la presenza di videosorveglianza hanno confermato l’ipotesi investigativa, inducendo i militari a predisporre un’azione repressiva mirata.
I Carabinieri hanno quindi pianificato un blitz strutturato con più squadre: una per forzare l’ingresso e penetrare nello stabile, altre a cinturare la zona ed impedire la fuga. Durante l’irruzione, uno dei due ha tentato di scappare sul tetto lanciando dosi di droga, mentre l’altro ha cercato di ostacolare i militari. Entrambi sono stati bloccati. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire:
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oltre 20 grammi di cocaina
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più di 5 grammi di crack già suddivisi in dosi
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bilancino di precisione e materiale per il confezionamento
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quaderno con la contabilità dello spaccio
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970 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita
La droga sequestrata, se venduta al dettaglio, avrebbe fruttato fino a 3.000 euro, destinati a ingrossare le casse della criminalità. Un aspetto curioso è stato il ritrovamento di bottiglie di superalcolici, utilizzati come sistema di pagamento alternativo: il cosiddetto “baratto” droga-alcolici.
L’abitazione era abbandonata ma trasformata in un fortino: accessi sbarrati da cancelli in ferro artigianali con feritoie, utili al passaggio della droga e a ostacolare le forze dell’ordine, oltre a garantire vie di fuga secondarie ai pusher.
Per evitare che la piazza di spaccio potesse riattivarsi, i militari – d’intesa con l’Autorità Giudiziaria – hanno proceduto al sequestro preventivo dell’immobile e alla distruzione delle strutture metalliche abusive, neutralizzando definitivamente la base criminale.
I due arrestati sono stati quindi dichiarati in stato di arresto e, all’esito dell’udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
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