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Aggressione di Natale a Maddaloni, arrestato 63enne per percosse e atti persecutori contro l’ex moglie.

Violenza domestica a Maddaloni: l’uomo ha fatto irruzione in casa dell’ex moglie e l’ha aggredita. Determinante l’intervento dei Carabinieri

Aggressione di Natale a Maddaloni, arrestato 63enne per percosse e atti persecutori contro l’ex moglie.

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato nella tarda mattinata del 25 dicembre a Maddaloni, dove i Carabinieri della Stazione locale hanno tratto in arresto un uomo di 63 anni, ritenuto responsabile dei reati di percosse e atti persecutori nei confronti della ex moglie. Un intervento rapido e deciso che ha evitato conseguenze potenzialmente ancora più gravi e ha posto fine a una situazione di reiterata sofferenza per la vittima.

L’irruzione nell’abitazione e l’aggressione

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, l’uomo si sarebbe presentato presso l’abitazione della donna e, in preda a un raptus di violenza, avrebbe infranto il vetro di una finestra della cucina lanciando un mattone. Dopo essersi introdotto all’interno dell’appartamento, si sarebbe scagliato contro la ex moglie, colpendola ripetutamente con schiaffi al volto e alla testa. Un’aggressione improvvisa e brutale, avvenuta in un contesto domestico che avrebbe dovuto rappresentare un luogo di sicurezza.

Un quadro di vessazioni già denunciato

L’episodio del giorno di Natale non sarebbe stato un fatto isolato. La donna, infatti, aveva già denunciato in precedenza una serie di comportamenti vessatori e persecutori messi in atto dall’ex coniuge. Proprio la reiterazione delle condotte, unite all’episodio di violenza fisica, ha consentito agli inquirenti di configurare il reato di atti persecutori, delineando un quadro di pressione psicologica e intimidazione protratto nel tempo.

I soccorsi e l’arresto in flagranza

Allertati immediatamente, i Carabinieri sono giunti sul posto in tempi rapidi, riuscendo a bloccare l’uomo e ad avviare gli accertamenti necessari. La vittima, visibilmente scossa per l’accaduto, è stata soccorsa e assistita; fortunatamente le lesioni riportate non avrebbero richiesto il ricovero ospedaliero, pur restando la gravità dell’episodio sotto il profilo umano e penale.

Il trasferimento in carcere a Santa Maria Capua Vetere

Al termine delle formalità di rito, il 63enne è stato arrestato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove resta a disposizione della magistratura. L’azione tempestiva delle forze dell’ordine ha permesso di interrompere una spirale di violenza che rischiava di degenerare ulteriormente.

L’appello a denunciare ogni forma di violenza

I Carabinieri ribadiscono ancora una volta l’importanza di denunciare tempestivamente ogni situazione di aggressione, minaccia o persecuzione. Segnalare anche i primi segnali di violenza consente alle istituzioni di intervenire in modo rapido ed efficace, tutelando le vittime e prevenendo conseguenze irreparabili.

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