Minacce e pressioni a una donna fragile: arrestata 47enne per estorsione e denunciata la sua complice
Due donne avrebbero approfittato della vulnerabilità psicologica della vittima per ottenere denaro. Una arrestata in flagranza, l’altra denunciata.
Minacce e pressioni a una donna fragile: arrestata 47enne per estorsione e denunciata la sua complice.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Santa Caterina Villarmosa hanno tratto in arresto una donna con l’accusa di estorsione ai danni di una giovane del luogo. L’arresto è avvenuto a esito di attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta.
Le indagini hanno preso avvio grazie alla capillare presenza sul territorio dell’Arma, in particolare dall’attenzione costantemente rivolta dai militari verso le situazioni di fragilità sociale. È stato così che i militari hanno individuato un presunto abuso nei confronti di una 36enne, vittima per anni, secondo l’ipotesi accusatoria, di pressioni e minacce.
Per come emerso dalle indagini, due donne residenti a San Cataldo avrebbero approfittato della vulnerabilità psicologica della vittima per costringerla, con la minaccia di denunciarla ai Carabinieri, a consegnare periodicamente somme di denaro quale risarcimento per un presunto danno arrecato a un’autovettura.
Le richieste sarebbero state reiterate nel tempo, alimentate da un clima di intimidazione e sopraffazione, portando la vittima a consegnare, per come poi denunciato, diverse migliaia di euro, nella indotta errata convinzione di aver davvero provocato un danno così grave.
I sospetti sono diventati via via più concreti quando la presenza delle due donne nel piccolo centro del Nisseno è stata notata più volte, e senza apparente giustificazione, dai Carabinieri, che avviavano quindi un’attività di osservazione e pedinamento.
L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di una delle due, fermata mentre riceveva denaro in contanti dalla vittima; la complice, non presente in quel momento, è stata denunciata in stato di libertà, essendo ritenuta, sulla scorta della ricostruzione investigativa a seguito delle dichiarazioni rese dalla vittima, responsabile in concorso di analoghe condotte vessatorie perpetrate nel tempo.
L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa.
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