Gela: 19enne arrestato per tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco
I Carabinieri individuano il responsabile dell’agguato avvenuto il 16 agosto in via XXIV Maggio; indagini in corso per identificare il complice e rinvenire l’arma
Gela: 19enne arrestato per tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno tratto in arresto un 19enne del luogo, individuato quale responsabile, in concorso con altro soggetto allo stato non ancora identificato, di tentato omicidio e di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
La vicenda risale al pomeriggio dello scorso 16 agosto, quando un 42enne gelese è stato vittima di agguato a colpi d’arma da fuoco in via XXIV Maggio, nei pressi della locale villa comunale.
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Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri, a esito di tempestive e approfondite indagini, due individui con il volto coperto da caschi integrali avrebbero raggiunto la vittima e, dopo una colluttazione, uno dei due ha esploso cinque colpi di pistola, colpendo il 42enne al fianco, al braccio e alla coscia.
I militari, recatisi immediatamente presso il locale ospedale, dove la vittima era stata ricoverata, hanno avviato indagini tramite testimoni e videosorveglianza, raccogliendo convergenti indizi su uno dei due autori dell’agguato, ossia colui che ha materialmente sparato.
I successivi approfondimenti hanno consentito di individuare il movente, riconducibile a una lite personale avvenuta nei giorni precedenti per futili motivi, degenerata nella violenta aggressione.
Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, condividendo il quadro indiziario, ha emesso lo scorso 20 agosto un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico del 19enne, contestandogli i reati di tentato omicidio aggravato in concorso e porto abusivo di armi, disponendone la traduzione presso la casa circondariale di Gela.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato, non convalidando il fermo. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare il complice e rinvenire l’arma utilizzata.
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