Ospedali in Calabria, controlli antimafia rafforzati: nuove regole per garantire legalità e trasparenza
Controlli antimafia potenziati per i nuovi ospedali in Calabria: verifiche su imprese, materiali e lavoratori. Sotto osservazione il cantiere dell’ospedale di Sibari.
Ospedali in Calabria, controlli antimafia rafforzati: nuove regole per garantire legalità e trasparenza.
Il Comitato per l’Alta Sorveglianza approva misure stringenti su imprese, materiali e lavoratori. Sotto osservazione anche l’ospedale di Sibari, oggetto di recenti atti intimidatori.
Roma, 1 luglio 2025 – Garantire legalità, trasparenza e sicurezza nella realizzazione delle nuove infrastrutture sanitarie in Calabria: è questo l’obiettivo delle misure approvate dal Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti prioritari, che ha definito un sistema di controlli antimafia rafforzati per tutte le fasi di realizzazione dei nuovi ospedali regionali.
Il sistema sarà gestito dalla Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, che effettuerà verifiche su ogni impresa coinvolta, dalla selezione alla conclusione dei lavori. Ogni azienda dovrà risultare iscritta all’Anagrafe antimafia degli esecutori, sottoposta a controlli continui e sul campo.
Focus su appalti, materiali e lavoratori
Le verifiche riguarderanno in particolare le fasi più sensibili dei cantieri: fornitura di calcestruzzo e materiali da costruzione, smaltimento dei rifiuti, e gestione delle assunzioni. La lotta all’infiltrazione criminale si estenderà anche alla tutela dei diritti dei lavoratori, con controlli sul rispetto delle condizioni contrattuali e accordi con i sindacati per prevenire sfruttamento e lavoro nero.
Il caso dell’ospedale di Sibari
Tra le opere prioritarie rientra il nuovo ospedale di Sibari, considerato strategico per l’assistenza sanitaria nell’area ionica calabrese. Il cantiere sarà sottoposto a un monitoraggio particolarmente attento, anche in seguito a recenti atti incendiari che hanno sollevato allarme per possibili interferenze criminali.
Nuovi protocolli anche in altre regioni
Oltre alla Calabria, il Comitato ha dato via libera a sei nuovi protocolli di vigilanza su grandi opere pubbliche da realizzare in Abruzzo, Lazio, Campania e ancora in Calabria, per un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro. Anche in questi casi verrà adottato lo stesso modello di controllo rigoroso, con l’obiettivo di proteggere gli investimenti pubblici, i lavoratori e le comunità locali.
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