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Cagliari, 16 milioni nel Marghine per ambiente, cultura e servizi: firmato l’Atto Aggiuntivo del progetto “Marghine al Centro”.

Conclusa a Macomer la co-progettazione territoriale con i Comuni del Marghine: finanziamenti per interventi su ambiente, cultura, sport, servizi e governance.

Cagliari, 16 milioni nel Marghine per ambiente, cultura e servizi: firmato l’Atto Aggiuntivo del progetto “Marghine al Centro”.

Valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, potenziamento dei servizi essenziali, rafforzamento della governance territoriale: sono queste le tre direttrici di “Marghine al Centro”, il Progetto di Sviluppo Territoriale al centro dell’incontro che si è tenuto oggi a Macomer, dove l’assessore della Programmazione, Giuseppe Meloni, insieme ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Marghine – Macomer, Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Noragugume, Silanus e Sindia – ha condiviso con il partenariato economico-sociale l’Atto Aggiuntivo all’Accordo di Programma.

“Quella di oggi è una tappa importante” – ha affermato l’assessore Meloni – “Si conclude il percorso di co-progettazione del progetto ‘Marghine al Centro’, costruito insieme ai Comuni e alle comunità locali. Un lavoro condiviso che parte dalle vere esigenze del territorio e punta a valorizzarne le potenzialità. Investire nella coesione significa usare bene le risorse, rispettare i tempi e dare risposte concrete ai cittadini, migliorando i servizi e la qualità della vita. Con questa nuova fase mettiamo a disposizione più fondi: da 11,3 della scorsa programmazione a oltre 16,3 milioni di euro”.

Le risorse serviranno a completare gli interventi già avviati e a finanziare nuove azioni su ambiente, cultura, sport e servizi essenziali, soprattutto per i giovani e le fasce più fragili. “Perché migliorare il territorio significa prendersi cura delle persone che lo abitano”, ha aggiunto Meloni.

All’incontro era presente anche l’assessora degli Affari generali, Mariaelena Motzo, che ha elogiato il lavoro dell’assessore Meloni e di tutto il personale dell’Assessorato e del CRP “per l’impegno mostrato nel portare la progettazione integrata nei territori”.

“Penso si stia facendo un ottimo lavoro per chiudere la programmazione territoriale” – ha affermato Motzo – “i 16 milioni stanziati rappresentano un’opportunità per tutto il territorio, che va colta e gestita al meglio. Adesso bisogna essere bravi a chiudere gli affidamenti e bandire le gare per non rallentare questo processo virtuoso. Bisogna lavorare tutti insieme per raggiungere gli obiettivi, lasciando da parte i campanilismi, ragionando come territorio di area vasta per una crescita collettiva e proficua per tutti. È prioritario invertire la tendenza allo spopolamento e investire nella progettualità per permettere alle aziende di nascere e progredire sul territorio, con un occhio anche allo sviluppo tecnologico che rappresenta una grande occasione in ottica di innovazione e crescita futura”.

L’Atto Aggiuntivo segue la strategia del Progetto iniziale, con il completamento degli interventi inseriti nel primo accordo siglato nel 2017 e la realizzazione di nuovi interventi per soddisfare le esigenze provenienti dal territorio.

Il percorso ha visto il coinvolgimento attivo di tutto il territorio, con l’obiettivo principale di adeguare le proposte presentate alle effettive esigenze emerse nel corso dell’attuazione degli interventi inseriti nell’Accordo di Programma del 2017.


Il Progetto si concentra su tre azioni principali:

Azione 1 – Valorizzazione dell’offerta ambientale e culturale:
Creazione di percorsi che connettano aree naturalistiche, archeologiche e religiose. Valorizzazione degli attrattori culturali esistenti e miglioramento dell’accessibilità turistica attraverso centri di promozione e informazione.

Azione 2 – Miglioramento dei servizi essenziali del territorio:
Ampliamento dell’offerta di servizi primari, sia generali che turistici. Previsti interventi di riqualificazione, messa a norma e adeguamento degli impianti sportivi. Con l’Atto Aggiuntivo viene incluso anche il settore socio-assistenziale, non previsto nella prima fase.

Azione 3 – Governance territoriale:
Potenziamento del ruolo e delle competenze degli enti locali per migliorare la gestione e l’attuazione dell’intero progetto.

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