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Francavilla Fontana, sparatoria dopo una rapina: ucciso il carabiniere Carlo Legrottaglie all’ultimo giorno di servizio.

Il brigadiere capo è stato colpito mortalmente durante un inseguimento nella campagna brindisina. Era prossimo alla pensione. Sconcerto e cordoglio da istituzioni e colleghi.

Francavilla Fontana, sparatoria dopo una rapina: ucciso il carabiniere Carlo Legrottaglie all’ultimo giorno di servizio.

Il brigadiere capo è stato colpito mortalmente durante un inseguimento nella campagna brindisina. Era prossimo alla pensione. Sconcerto e cordoglio da istituzioni e colleghi.

Francavilla Fontana (Brindisi) – Un carabiniere è stato ucciso questa mattina, mercoledì 12 giugno, al termine di un inseguimento culminato in una sparatoria nelle campagne di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. La vittima è il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59 anni, originario di Ostuni e in servizio presso la Compagnia locale. Oggi era il suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione.

I fatti si sono consumati intorno alle ore 7, in contrada Rosea, al confine con la zona industriale della città, lungo la strada che conduce a Grottaglie. Secondo una prima ricostruzione, il militare stava partecipando a un intervento dopo la segnalazione di una rapina a un distributore di carburanti alla periferia del paese. La pattuglia del Nucleo Radiomobile, di cui faceva parte Legrottaglie, ha intercettato una Lancia Y di colore scuro con a bordo tre sospetti.

Alla vista dei carabinieri, i rapinatori si sono dati alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento ad alta velocità, culminato con ripetuti speronamenti tra i veicoli fino a quando, nella campagna tra le contrade Rosea e Mozzone, entrambe le auto si sono fermate. A quel punto i malviventi sono scesi dal mezzo e si sono dispersi nei campi.

Il brigadiere Legrottaglie ha inseguito a piedi uno dei fuggitivi. Durante la colluttazione, il criminale ha aperto il fuoco, colpendolo mortalmente. Il militare avrebbe risposto sparando a sua volta, e uno dei rapinatori potrebbe essere rimasto ferito. La Lancia Y era risultata rubata a Locorotondo, in provincia di Bari.

Carlo Legrottaglie lascia la moglie e due figlie. Era stimato da colleghi e superiori. Il suo collega, presente all’accaduto, è stato soccorso in stato di choc. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, numerose pattuglie dei carabinieri e il pubblico ministero di turno, Raffaele Casto, che coordina le indagini.

Le forze dell’ordine hanno avviato una caccia all’uomo su larga scala: tre persone sono attivamente ricercate, anche con il supporto di un elicottero e reparti specializzati. L’intera zona è stata transennata per consentire i rilievi balistici e la raccolta di prove.

Il cordoglio delle istituzioni

La notizia ha suscitato commozione e sdegno in tutto il Paese. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al comandante generale dell’Arma, Salvatore Luongo:

«Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del brigadiere capo Carlo Legrottaglie. Confido in una rapida cattura dei responsabili. Alla sua famiglia esprimo la mia commossa partecipazione al dolore».

Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio al militare:

«Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del brigadiere Legrottaglie, ucciso nell’esercizio del suo dovere. Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa. Alla sua famiglia e all’Arma va la mia più sentita vicinanza».

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un lungo post sui social, ha parlato di un servitore dello Stato che

«ha tenuto fede fino all’ultimo al giuramento prestato. Ci ha lasciato proteggendo i cittadini. Mi inchino di fronte al suo coraggio».

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa, dal vicepremier Antonio Tajani, e dal sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, che ha ricordato il carabiniere come

«un esempio di responsabilità e dedizione al dovere, fino all’ultimo giorno di servizio».

La reazione dell’Arma e dei sindacati

Grande commozione anche tra i colleghi. Il sindacato Unarma ha dichiarato: «L’Arma perde un servitore dello Stato e l’Italia un cittadino coraggioso. È urgente rivedere le condizioni operative delle pattuglie: non è accettabile che in interventi così pericolosi venga inviata una sola macchina».

Il segretario regionale pugliese di Unarma, Nicola Magno, ha chiesto un rafforzamento strutturale del personale: «Il lavoro dei carabinieri è spesso solitario, difficile e ad altissimo rischio. Servono mezzi, uomini e protezioni per evitare nuove tragedie».

Un dramma che riapre una ferita

Francavilla Fontana non è nuova a tragedie del genere. Il 14 luglio 2000, durante una rapina, fu ucciso il maresciallo Antonio Dimitri. A distanza di quasi 25 anni, la città si trova a piangere un altro uomo in divisa, caduto per difendere la sicurezza dei cittadini.

Le indagini

Le indagini della procura di Brindisi si concentrano ora sull’identificazione dei tre responsabili. L’area è stata setacciata da squadre speciali e dalle unità cinofile. L’ipotesi è che i rapinatori facciano parte di una banda organizzata e armata, attiva nel territorio. Al momento, non risultano arresti, ma uno dei criminali potrebbe essere rimasto ferito durante lo scontro a fuoco.

Carlo Legrottaglie, che da domani sarebbe andato in licenza, è morto difendendo lo Stato, a dieci giorni dalla pensione. Il suo sacrificio, ricordano i colleghi, “non sarà dimenticato”.

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