Fasano: arrestato 23enne ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati. Confessa e collabora con i Carabinieri
Individuato dai Carabinieri grazie alle telecamere di videosorveglianza, ha ammesso una lunga serie di colpi messi a segno tra il 2024 e il 2025. Ai domiciliari con braccialetto elettronico dopo la confessione e la volontà di avviare un percorso di recupero.
Fasano: arrestato 23enne ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati. Confessa e collabora con i Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Fasano, a conclusione di una mirata attività investigativa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 23enne del luogo, indagato per una serie di furti aggravati e tentati furti commessi tra dicembre 2024 e settembre 2025.
L’indagine, avviata a seguito di numerose denunce presentate da cittadini e commercianti, ha consentito di ricostruire una lunga sequenza di episodi delittuosi, accomunati dall’uso della forza per introdursi nei luoghi e dalla sfrontatezza delle azioni, spesso compiute in pieno centro abitato e ai danni di esercizi commerciali, autovetture e beni.
Gli indizi di colpevolezza sono stati raccolti grazie al lavoro investigativo dei Carabinieri della Stazione di Fasano, che hanno analizzato immagini di videosorveglianza, annotazioni di polizia giudiziaria e testimonianze dirette delle vittime.
Il giovane è stato riconosciuto dagli operanti in quanto già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi di analoga natura.
I principali episodi
Tra i numerosi fatti ricostruiti, figurano:
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il furto di una valigetta con attrezzi da lavoro da una Fiat Panda parcheggiata in strada, avvenuto il 23 gennaio 2025, dopo la forzatura dello sportello;
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il furto e danneggiamento di un portaoggetti da un’altra autovettura in sosta;
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il colpo in un negozio di parrucchiere, il 13 dicembre 2024, con scasso della serranda e dell’infisso, da cui sono state sottratte due telecamere e denaro contante;
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il furto dell’incasso di un ristorante del centro, il 26 maggio 2025, entrando da una finestra della cucina;
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il furto di denaro dal registratore di cassa di un panificio, il 15 settembre 2025, dopo aver forzato una finestra laterale.
La confessione e la volontà di recupero
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, previsto dalla “riforma Nordio”, l’indagato ha ammesso le proprie responsabilità, confessando tutti i reati contestati e riconoscendo di aver commesso ulteriori furti non ancora denunciati.
Il giovane ha spiegato di agire per reperire denaro destinato all’acquisto di sostanze stupefacenti, dichiarando la propria tossicodipendenza e manifestando la volontà di intraprendere un percorso di recupero.
Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la sussistenza del pericolo concreto di reiterazione dei reati, evidenziando la serialità e la persistenza delle condotte, protrattesi per circa nove mesi.
Considerata la gravità dei fatti ma anche la collaborazione e il pentimento dell’indagato, il Giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ritenuta idonea a prevenire nuovi reati e, al tempo stesso, a favorire un percorso di recupero personale.
Il giovane è stato quindi accompagnato presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare, con il divieto di allontanarsi o comunicare con persone diverse dai familiari o dagli assistenti autorizzati.
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