Brindisi, scoperta maxi piantagione di marijuana in una casa di campagna: arrestata coppia di coniugi
I Carabinieri trovano 540 piante e oltre 40 chili di marijuana tra infiorescenze e droga confezionata. Sequestrati lampade, essiccatori e materiale per la coltivazione.
Brindisi, scoperta maxi piantagione di marijuana in una casa di campagna: arrestata coppia di coniugi.
Una vera e propria piantagione di marijuana nascosta tra gli ulivi della campagna brindisina.
È quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, che nella mattinata del 20 ottobre 2025 hanno arrestato una coppia di coniugi, lui di 52 anni e lei di 56, accusati di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’operazione, condotta con il supporto dei militari dell’Aliquota Pronto Intervento (API), rientra in un più ampio piano di controlli mirati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di droga nella provincia di Brindisi.

La scoperta nella campagna di Apani
La coppia viveva in un’abitazione di campagna nella zona di Apani, dove i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare e personale. L’ispezione ha permesso di rinvenire una piantagione di marijuana particolarmente estesa e attrezzata con strumentazione professionale.
Nel giardino dell’abitazione i Carabinieri hanno contato 540 piante di marijuana interrate e curate, mentre all’interno della proprietà, in due container metallici, erano occultati 27 scatoloni di cartone contenenti infiorescenze di marijuana per un totale di 30 chilogrammi.
A questi si aggiungono altri 13 chili di marijuana già confezionata, pronta per essere immessa sul mercato, e materiale per la coltivazione e la lavorazione dello stupefacente, tra cui:
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ventilatori e deumidificatori;
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lampade di ultima generazione per stimolare la crescita delle piante;
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essiccatori;
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una bilancia elettronica di precisione;
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buste di varie dimensioni per il confezionamento;
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tute da lavoro dotate di maschere e filtri, verosimilmente utilizzate durante le operazioni di coltivazione e raccolta.

Dalle modalità di allestimento del sito, i militari hanno potuto accertare che la coppia aveva trasformato l’abitazione in un vero laboratorio per la produzione di marijuana, con sistemi di climatizzazione e illuminazione artificiale utili a garantire la crescita delle piante anche in condizioni non naturali.
L’intera struttura era organizzata per ottimizzare i tempi di produzione e di essiccazione, segno evidente di un’attività stabile e redditizia, con un giro d’affari potenziale di decine di migliaia di euro sul mercato illegale.
Concluse le operazioni, la coppia è stata arrestata in flagranza di reato e, dopo le formalità di rito, posta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Brindisi.
L’operazione conferma l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi verso le aree rurali e periferiche, spesso utilizzate come base per la coltivazione di stupefacenti.
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