Valle Sabbia, scoperto un sofisticato sistema di uccellagione: maxi sequestro dei Carabinieri Forestali
Operazione dei Forestali di Gavardo: liberati 20 uccelli protetti e sequestrati strumenti illegali
Valle Sabbia, scoperto un sofisticato sistema di uccellagione: maxi sequestro dei Carabinieri Forestali
È stato scoperto e smantellato dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Gavardo un articolato sistema di cattura illegale di avifauna nelle pertinenze dell’abitazione di un uomo di 79 anni, residente in un comune della bassa Valle Sabbia, in provincia di Brescia. L’anziano, risultato iscritto alla FOI (Federazione Ornicoltori Italiani), deteneva nelle sue aree private un sistema di uccellagione ben nascosto e accuratamente strutturato.
Durante la bonifica di circa 1.000 metri quadrati di terreno, i militari hanno individuato quattro siti di cattura occultati tra il giardino dell’abitazione e un appezzamento agricolo adiacente. Ogni postazione era dotata di reti mimetizzate e richiami acustici elettromagnetici, strumenti vietati perché destinati alla cattura indiscriminata di fauna selvatica.
Grazie all’intervento tempestivo, i Forestali sono riusciti a liberare e rimettere in natura 20 uccelli, tra cui pettirossi, capinere e passere scopaiole, alcuni dei quali intrappolati nelle reti, altri utilizzati come richiami vivi all’interno di piccole gabbie. L’operazione ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di strumenti illegali:
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27 reti da uccellagione, di cui 10 già installate, per una lunghezza complessiva di circa 120 metri;
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37 trappole a scatto di tipo “SEP”;
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80 anellini identificativi per avifauna, potenzialmente destinati all’illecita regolarizzazione di esemplari catturati in natura.
L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il presunto prelievo indiscriminato di fauna selvatica mediante mezzi non selettivi, condotta che rappresenta un danno al patrimonio faunistico dello Stato.
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