“I Due Santi”: a Brescia un incontro su Sant’Eustacchio e San Lodovico Pavoni
Sabato 20 settembre alle 20.30 al Teatro Pavoni un momento di riflessione e memoria storica promosso dal Quartiere Sant’Eustacchio e dalle parrocchie locali.
“I Due Santi”: a Brescia un incontro su Sant’Eustacchio e San Lodovico Pavoni.
Sabato 20 settembre alle 20.30, al Teatro Pavoni in via Sant’Eustacchio 8, si terrà un incontro dedicato a Sant’Eustacchio e a San Lodovico Pavoni, due figure di santi ai quali il Quartiere di Sant’Eustacchio è legato. L’iniziativa è organizzata dal Consiglio di Quartiere Sant’Eustacchio, dalla Parrocchia di Santa Maria Immacolata e dalla Parrocchia di San Barnaba Apostolo, con il patrocinio del Comune di Brescia. Relatori saranno padre Lorenzo Agosti e il dott. Alberto Vaglia, con la moderazione di padre Raffaele Peroni.
Il Quartiere di Sant’Eustacchio, oggi popoloso e industrioso, custodisce una lunga storia di umanità e fede che nel corso dei secoli ha contribuito a formare uno spirito di unità e aggregazione tra i suoi abitanti.
In occasione della ricorrenza della festa di Sant’Eustacchio (21 settembre), l’incontro ripercorrerà la storia del Santo cacciatore, titolare di una chiesetta eretta nel suburbio cittadino intorno all’anno Mille. Durante la dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, i vescovi succedutisi sulla cattedra episcopale bresciana ebbero particolare attenzione per questo luogo sacro. Accanto alla piccola chiesa fu costruita una villa dove il vescovo Domenico Bollani si rifugiò durante la peste del 1577, episodio che gli valse il rimprovero di San Carlo Borromeo. Il vescovo Barbarigo vi istituì gli Esercizi Spirituali sotto la guida dei padri Gesuiti, mentre il cardinale Querini concepì l’idea di edificare un grandioso Collegio Ecclesiastico, avvalendosi dell’opera dell’architetto Gianbattista Marchetti, capomastro della fabbrica del Duomo e della Biblioteca Queriniana. Con la caduta di Venezia e l’occupazione francese di Brescia, il complesso architettonico andò incontro a un progressivo degrado. Fu risparmiata solo l’antica chiesetta che, grazie alla devozione degli abitanti del quartiere, continuò a essere officiata fino al 1929, anno della consacrazione del nuovo tempio votivo di Santa Maria Immacolata.
Il legame con San Lodovico Pavoni
In questo contesto storico si inserisce la figura di San Lodovico Pavoni, fondatore della Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata (Pavoniani), che diede vita a una straordinaria avventura apostolica concretizzatasi nell’Opera Pavoniana e nelle parrocchie di Santa Maria Immacolata e San Barnaba Apostolo.
L’incontro rappresenta un’occasione per riscoprire le radici storiche e spirituali di un quartiere che ha saputo mantenere viva nel tempo la propria identità comunitaria.

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