Brescia: eseguite 24 misure cautelari contro un’associazione dedita al narcotraffico internazionale
Operazione della Guardia di Finanza contro un presunto sodalizio criminale transnazionale: 24 indagati, sequestri per 3 milioni di euro, oltre 1.300 kg di cocaina movimentati e attività investigative condotte tramite intercettazioni, pedinamenti e decodifica di chat criptate.
Brescia: eseguite 24 misure cautelari contro un’associazione dedita al narcotraffico internazionale.
Al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dell’agenzia europea Eurojust, oltre 150 finanzieri del Comando Provinciale di Brescia e dello S.C.I.C.O. hanno dato esecuzione a 24 ordinanze di custodia cautelare.
Le misure sono state eseguite in Italia, Albania, Francia e Inghilterra, con il supporto di Europol, della Direzione Centrale Servizi Antidroga, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana e delle forze di polizia albanesi e francesi.
Contestualmente, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
Tutti i soggetti coinvolti devono essere considerati non colpevoli fino a sentenza definitiva.
Un’indagine internazionale durata cinque anni
L’operazione è l’esito di un lavoro investigativo condotto dal 2020 al 2025 dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia – G.I.C.O. – Sezione G.O.A. e dallo S.C.I.C.O., nell’ambito di un Joint Investigation Teamstrutturato con le autorità albanesi della S.P.A.K. e con collaborazioni svizzere.
Le indagini si sono basate su: decodifica di chat criptate attraverso algoritmi avanzati, intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, attività tradizionali di osservazione, controllo e pedinamento, cooperazione transnazionale tra più organismi europei e balcanici.
Rotte sudamericane e basi operative in Italia
Secondo gli elementi raccolti, il presunto gruppo criminale — diretto dal territorio albanese — avrebbe importato ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, sfruttando rotte commerciali dirette ai principali porti del Nord Europa, per poi trasferire la droga in Italia tramite mezzi pesanti.
Una volta sul territorio nazionale, lo stupefacente — oltre 1.300 kg, secondo le ricostruzioni — sarebbe stato distribuito attraverso sei basi logistico-operative dislocate in diverse regioni italiane.
All’interno di tali hub, gli incaricati avrebbero gestito: stoccaggio e smistamento della cocaina, e raccolta del denaro contante proveniente dalle vendite.
Il denaro, spesso trasportato tramite money mules (spalloni) selezionati tra autisti di bus sulla tratta Italia–Albania, sarebbe stato poi trasferito ai vertici del presunto sodalizio.
Nel corso delle indagini sono già stati:
-
arrestati 10 soggetti in flagranza,
-
sequestrati oltre 550.000 euro in contanti,
-
confiscate 10 autovetture,
-
sequestrata 1 pistola semiautomatica,
-
recuperati 130 kg di stupefacenti (cocaina ed eroina), che avrebbero potuto generare un profitto stimato in 12 milioni di euro.
Perquisizioni in 35 località italiane
Sono attualmente in corso oltre 35 perquisizioni su tutto il territorio nazionale, con l’impiego di: reparti della Guardia di Finanza competenti per area, tecnologie avanzate dello S.C.I.C.O., unità cinofile antidroga e cash dog, squadre A.T.P.I. “Anti Terrorismo – Pronto Impiego” (i cosiddetti baschi verdi).
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

