Amnesty International a Brescia: Dodici storie di violenza di Stato
Mostra fotografica e proiezioni per ricordare le vittime e sensibilizzare sui diritti umani.
Amnesty International a Brescia: Dodici storie di violenza di Stato.
Amnesty International Italia e il fotografo Antonio De Matteo presentano la mostra fotografica La lotta, il coraggio e l’amore. Dodici storie di violenza di Stato, nata nel 2024 e pensata come percorso di memoria collettiva.
L’esposizione racconta le vite di chi ha subito violenza da parte dello Stato e di chi, con determinazione, continua a cercare verità e giustizia.
La mostra verrà inaugurata venerdì 26 settembre alle 20.30 nella Sala MI.C.S. (via Milano 105/Q, Brescia) con un dibattito a cui parteciperanno Paolo Scaroni, sopravvissuto a un pestaggio da parte di agenti antisommossa, Maria Cristina Soldi, sorella di Andrea Soldi, Antonio De Matteo, fotografo autore della mostra, e una rappresentanza di Amnesty International Italia.
All’inaugurazione della mostra seguirà il seguente programma di proiezioni:
- Sabato 27 settembre – ore 17.30, Sala MI.C.S.
Proiezione del documentario “Corpo a corpo” di Francesco Corona, che racconta la vicenda umana e giudiziaria di Paolo Scaroni. A seguire dibattito con il regista e il protagonista.
- Martedì 30 settembre – ore 21, Cinema Nuovo Eden
Proiezione del docu-film “87 ore” di Costanza Quatriglio, che ricostruisce le ultime ore di vita di Francesco Mastrogiovanni e denuncia le pratiche illegittime subite nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania.
- Martedì 7 ottobre – ore 21, Cinema Sociale
Proiezione del documentario “Le regole di Arnold per il successo” di Dario Tepedino, dedicato a Mauro Guerra, ucciso a Carmignano Sant’Urbano (Padova). Seguirà dibattito con Elena Guerra, sorella di Mauro, il giornalista Ivan Grozny Compasso e un rappresentante di Amnesty International.
Un racconto per la memoria collettiva
I 16 dittici fotografici di Antonio De Matteo ritraggono chi ha lottato per la verità e chi non c’è più, attraverso volti, oggetti e ricordi personali. Le storie comprendono casi come quelli di Stefano Cucchi, Gabriele Sandri, Davide Bifolco, Andrea Soldi e di altre vittime di violenza di Stato, insieme a persone sopravvissute come Paolo Scaroni.
L’obiettivo è mantenere viva la memoria di queste vicende e sensibilizzare la cittadinanza sui diritti umani.
Anna Frattini, assessora alle Politiche educative, Pari opportunità, Politiche giovanili e Sostenibilità sociale del Comune di Brescia: “La violenza, in ogni sua forma, è sempre da condannare, ma quando è compiuta dallo Stato e dalle sue istituzioni, da quegli organismi deputati a tutelare e difendere l’integrità e la dignità di cittadine e cittadini, da quegli organismi che dovrebbero rappresentare tutte e tutti noi e a cui abbiamo affidato il compito di mantenere la pace sociale, l’effetto è ancor più devastante e traumatico.
La mostra di Amnesty International a Brescia ci aiuta a ricordare e a riflettere su alcuni rilevanti episodi di violenza di Stato – uno dei quali è quello nei confronti del bresciano Paolo Scaroni -, con la consapevolezza che esercitare la memoria e acquisire consapevolezza è uno strumento che ci consente di procedere nella giusta direzione: sono quindi grata ad Amnesty per l’impegno che quotidianamente e pazientemente impiega per questo obiettivo”.
Ingresso gratuito a tutti gli eventi.
Per informazioni:
Amnesty International, Premio Nobel per la Pace nel 1977 e Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nel 1978, si occupa da quasi 60 anni della denuncia delle violazioni dei Diritti Umani e della difesa delle persone che sono vittime di tali violazioni in tutto il mondo.
Amnesty svolge campagne internazionali e nazionali su paese o su tema. Queste coinvolgono a tutti i livelli il movimento e prevedono l’utilizzo delle più diverse tecniche per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la pressione verso i governi violatori: invio di appelli e di azioni urgenti, contatti con le ambasciate, organizzazione di eventi pubblici.

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