Valanga sul Riesernock, escursionista muore travolto dalla slavina in Valle Aurina.
Tragedia in montagna in Alto Adige: una slavina sul Riesernock uccide un escursionista durante il rientro a valle.
Valanga sul Riesernock, escursionista muore travolto dalla slavina in Valle Aurina.
Un’escursione in montagna si è trasformata in tragedia nel tardo pomeriggio di ieri in Valle Aurina, dove una valanga si è staccata improvvisamente causando la morte di un escursionista. L’uomo si trovava insieme alla moglie sul Riesernock, a circa 2.500 metri di altitudine, quando la massa nevosa lo ha travolto senza lasciargli scampo. La donna, solo lambita dalla slavina, è rimasta fortunatamente illesa ed è riuscita a lanciare immediatamente l’allarme.
La ricostruzione dell’incidente
Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti e dai soccorritori, la coppia stava rientrando a valle lungo il sentiero numero 8, noto come “Arthur Hardegen”, quando intorno alle 17 si è verificato il distacco nevoso. La valanga ha investito in pieno l’uomo, trascinandolo a valle per una distanza stimata tra i 200 e i 300 metri. L’impatto è stato estremamente violento e le lesioni riportate si sono rivelate fatali.
I soccorsi e l’intervento dell’elicottero
Scattato l’allarme, sul posto sono confluiti in breve tempo gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, supportati dall’elicottero Pelikan 2, insieme ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Le operazioni di ricerca si sono concentrate nell’area interessata dalla slavina, ma una volta individuato il corpo dell’escursionista i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
La vittima e il contesto ambientale
La vittima sarebbe un uomo di circa 50 anni, di origini ungheresi. La Alto Adige, e in particolare la Valle Aurina, è in questi giorni una delle zone con innevamento più abbondante, condizione che continua ad attirare numerosi appassionati di escursionismo e sci alpinismo. Proprio l’elevata presenza di neve, tuttavia, aumenta anche il rischio di distacchi improvvisi, soprattutto nelle ore pomeridiane.
Un monito sulla sicurezza in montagna
L’ennesimo incidente mortale riaccende l’attenzione sui rischi legati alla frequentazione della montagna in inverno. Gli esperti ricordano l’importanza di consultare sempre i bollettini valanghe, di valutare con attenzione l’esposizione dei versanti e di dotarsi di adeguata attrezzatura di sicurezza. Un richiamo che diventa ancora più forte dopo tragedie come quella avvenuta sul Riesernock, dove una giornata di montagna si è trasformata in un dramma irreversibile.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

