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Brennero: ricercato in Germania tenta di fuggire in Italia, arrestato alla frontiera italo-austriaca

Arrestato a bordo di un Treno Internazionale, dalla Polizia di Stato alla frontiera italo-austriaca, il 35enne pluripregiudicato straniero ricercato in Germania nel tentativo di fuggire in Italia.

Brennero: ricercato in Germania tenta di fuggire in Italia, arrestato alla frontiera italo-austriaca

Nel corso delle consuete attività di controllo di retro-valico presso la Frontiera del Brennero finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina e al traffico di sostanze stupefacenti, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Brennero hanno rintracciato presso la Stazione Ferroviaria, a bordo del Treno Internazionale “RAIJET 85” proveniente da Monaco di Baviera e diretto a Bologna, il cittadino algerino A.I.E. di anni 35, pluripregiudicato per reati di varia natura e gravità.
L’uomo, all’atto delle operazioni di ispezione, destava l’attenzione dei Poliziotti per il suo atteggiamento nervoso ed insofferente, motivo per il quale veniva fatto scendere dal treno ed accompagnato negli Uffici di Polizia per verifiche più approfondite.

Nell’ambito di una intensificata azione di contrasto del fenomeno illecito del commercio abusivo di fuochi d’artificio, i finanzieri del Gruppo di Brescia hanno effettuato alcuni interventi mirati alla verifica della corretta commercializzazione degli articoli pirotecnici, monitorando il mercato messo in atto anche da privati cittadini attraverso il web ed i social network al fine di intercettare i canali di vendita dei prodotti maggiormente pericolosi per la salute pubblica. In tale contesto, le attività svolte nei confronti di un soggetto residente a Sarezzo (BS) hanno consentito di sottoporre a sequestro penale 316 ordigni esplosivi artigianali dalla potenzialità “micidiale/letale” e 200 kg. di fuochi d’artificio posti in vendita tramite vari canali social senza i prescritti titoli autorizzatori e senza che fossero rispettate le prescritte precauzioni per una sicura custodia del materiale esplodente. A tal riguardo, le attività di polizia svolte, oltre ad aver fatto emergere la potenzialità esplosiva degli artifizi, hanno permesso di accertare che tutto il materiale esplodente era custodito in una cantina sita in un complesso residenziale ad alta densità abitativa, congiuntamente a diverse bombole di gas GPL che, in caso di incendio o a seguito di accidentale innesco, avrebbero potuto causare danni alle persone ivi residenti. Le ulteriori investigazioni hanno consentito di ricostruire un circuito parallelo di commercializzazione di ordigni esplosivi illegali detenuti, ai fini della successiva rivendita, in assenza delle previste autorizzazioni, permettendo di sottoporre a sequestro, in una privata dimora appartenente ad un soggetto residente nella provincia di Napoli, ulteriori 77 fuochi artificiali (per un equivalente di 220 kg). Interventi sono stati svolti anche presso abitazioni private site in Sirmione (BS) e Palazzolo sull’Oglio (BS) e hanno consentito di sottoporre a sequestro complessivamente 376 kg. di fuochi d’artificio destinati alla vendita in assenza delle previste licenze ed ulteriori 75 prodotti esplodenti non riconosciuti né classificati dal Ministero dell’Interno, in violazione delle norme in materia di pubblica sicurezza. Al termine delle attività svolte, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Brescia n. 4 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di commercio abusivo di materie esplodenti e di omessa denuncia di materie esplodenti, dei quali uno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione e vendita di ordigni esplosivi rudimentali “letali”, ovvero caratterizzati dall’elevato potenziale micidiale per le persone e per la sicurezza pubblica. Il servizio testimonia il quotidiano impegno investigativo della Guardia di Finanza verso la tutela del mercato dalla diffusione e dalla commercializzazione di prodotti non conformi ai rigorosi standard di sicurezza imposti dalla normativa europea e nazionale, al fine di garantire eque condizioni di mercato e di salvaguardare la salute dei consumatori.
Dopo un accurato controllo, anche tramite la comparazione delle impronte digitali, i Poliziotti hanno potuto riscontrare che il soggetto era un latitante, in quanto ricercato in Germania poiché colpito da un Mandato di Arresto Europeo (M.A.E.) emesso dall’Autorità Giudiziaria tedesca di Karlsruhe per i reati di furto continuato aggravato.
A.I. E., pertanto, veniva tratto in arresto ai fini estradizionali e messo a disposizione della Corte d’Appello di Trento, Sezione distaccata di Bolzano.
Lo stesso, dopo l’espletamento delle formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Bolzano.

“La cooperazione internazionale in materia giudiziaria e di Polizia rappresenta un aspetto particolarmente importante delle attività delle Forze dell’Ordine – ha evidenziato il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori – Per tramite, a seconda dei casi, delle Divisioni Interpol, Europol e S.I.RE.N.E. della Direzione Centrale della Polizia Criminale i provvedimenti di cattura emessi dalle varie Autorità Giudiziarie di tutto il mondo vengono messi a disposizione di una unica Banca Dati e resi esecutivi, nel rispetto dei Trattati sottoscritti tra gli Stati, al fine di garantire la custodia cautelare ovvero l’espiazione della pena a carico di coloro che si sono sottratti alla Giustizia nel Paese ove il reato è stato commesso”.

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