Biella, Carabinieri a cavallo contro lo spaccio nei boschi: scoperti bivacchi degli spacciatori.

L’azione di contrasto allo spaccio di stupefacenti nelle aree boschive del Biellese prosegue con nuovi strumenti operativi.

Su decisione assunta durante la Riunione Tecnica di Coordinamento in Prefettura, la scorsa settimana sono entrati in campo i Carabinieri a cavallo del 4° Reggimento di Roma, inviati dal Comando Generale dell’Arma per supportare le attività territoriali.

La morfologia delle aree interessate—zone vaste, spesso impervie e non raggiungibili con mezzi tradizionali—ha reso ideale l’impiego delle pattuglie a cavallo, storicamente vocate alla perlustrazione di parchi, campagne e boschi.

I pattugliamenti nel Biellese

Sono arrivati quattro carabinieri con i loro cavalli, impegnati in pattugliamenti a largo raggio che hanno interessato:

• la Baraggia,

• la zona di Paruzza di Cossato,

• il guado di Gifflenga.

Le operazioni sono state condotte in sinergia con personale in uniforme e in abiti civili, creando un dispositivo integrato capace di contrastare lo spaccio e monitorare i movimenti sospetti.

Bivacchi individuati e deterrenza efficace

Durante le attività sono stati scoperti diversi bivacchi improvvisati, utilizzati dagli spacciatori come basi operative all’interno del bosco. Le strutture saranno rimosse dai Comuni competenti.

Il presidio dei militari a cavallo ha inoltre generato una marcata deterrenza: secondo quanto rilevato dai Carabinieri, nelle zone interessate si è registrato un drastico calo delle auto sospette, verosimilmente clienti in cerca di droga.

L’attività contro lo spaccio nei boschi—già intensa negli ultimi due anni—proseguirà con le modalità tradizionali, mentre l’impiego dei reparti a cavallo sarà valutato anche per i prossimi mesi, viste le prime risposte positive sul territorio.

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