Bergamo: la Polizia di Stato arresta un uomo per stalking e maltrattamenti in famiglia
Arrestato un 46enne dopo una lunga escalation di violenze fisiche e psicologiche. La donna, perseguitata e aggredita anche davanti al figlio, ha trovato il coraggio di denunciare. L’uomo è ora in custodia cautelare in carcere.
Bergamo: la Polizia di Stato arresta un uomo per stalking e maltrattamenti in famiglia.
Lo scorso 21 novembre, la Polizia di Stato di Bergamo ha tratto in arresto un uomo di 47 anni, residente in provincia, ritenuto responsabile dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia ai danni della sua ex compagna.
L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.
Il provvedimento trae origine dalla denuncia presentata dalla vittima presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Treviglio, dove la donna ha raccontato una lunga serie di episodi di violenza fisica e psicologica subiti durante la relazione, durata circa quattro anni e progressivamente deterioratasi.

La situazione è precipitata all’inizio di agosto, quando la donna ha deciso di interrompere il rapporto. Da quel momento l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla con centinaia di telefonate, messaggi e vocali minacciosi, comprendenti anche espliciti messaggi di morte.
In un episodio particolarmente grave, non trovando la donna in casa, l’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione senza chiavi, danneggiando mobili e suppellettili.

La spirale di violenza è culminata a metà novembre quando, dopo una lite telefonica, la vittima – in compagnia del figlio avuto da una precedente relazione – si è recata a restituire all’ex compagno alcuni effetti personali rimasti presso la sua abitazione.
A quel punto l’uomo l’avrebbe aggredita con calci e pugni, anche davanti al minore. La donna, ferita, è riuscita a rifugiarsi in auto e allontanarsi.
Trasportata all’ospedale di Romano di Lombardia, è stata dimessa con una prognosi di 60 giorni.

Quando, il giorno successivo, la donna si è presentata nuovamente presso gli uffici del Commissariato di Treviglio per formalizzare la denuncia, ha continuato a ricevere numerose telefonate e messaggi di morte mentre gli investigatori raccoglievano la sua deposizione.
Grazie al rapido intervento della Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo, è stato possibile ricostruire il quadro dei fatti e procedere all’arresto in flagranza dell’uomo.
Tanto si comunica per la rilevanza pubblica della vicenda, evidenziando che il fascicolo si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e che opera a favore dell’indagato il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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