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Varato il nuovo Codice sicurezza della strada, attesa la discussione in Consiglio dei ministri

"Nel codice della strada abbiamo messo l'educazione stradale, la prevenzione, i controlli e sanzioni pesanti"

Varato il nuovo Codice sicurezza della strada, attesa la discussione in Consiglio dei ministri

Linea dura sugli stupefacenti, con il superamento dello «stato di alterazione»: chi viene fermato dopo aver assunto droghe subirà la sospensione della patente. Mentre per gli ubriachi recidivi il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e obbligo dell’alcolock, il dispositivo che blocca l’accensione del veicolo in caso di positività all’alcol test, in più dopo l’incidente di Casal Palocco.

Sono alcune delle novità previste nel ddl sul codice della strada che il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta mettendo a punto in vista del Consiglio dei ministri di oggi,22 giugno 2023.

E ancora: niente auto potenti per tre anni per i neopatentati (dopo la patente la possibilità di guidare «autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kw»), super multe e ritiro della patente in caso di gravi infrazioni. Sono solo alcuni dei punti nella bozza del Ddl Codice sicurezza della strada.

«Nel codice della strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzione pesante per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi, che uccidono, ormai capita troppo spesso, guidando drogati o ubriachi. Io mi fido però, però…» afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo alla assemblea dell’Ance.

Tolleranza zero, riferiscono fonti del Mit, per le infrazioni con possibilità di revoca definitiva del documento di guida per i casi più gravi. Si introduce la sospensione della patente per chi è sorpreso alla guida con il cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità.

Più garanzie per i ciclisti, che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi (vietato sorpassare a meno che non ci sia un metro e mezzo di spazio), e chiarezza sui monopattini con targhe, assicurazione e obbligo di casco. Se un minorenne viene trovato alla guida dovrà aspettare il 24 anno per avere la patente. I monopattini dovranno anche avere gli indicatori di direzione (le “frecce”). E potranno circolare solo su strade urbane con limiti sotto i 50 chilometri orari. E quindi non più sulle ciclabili e nelle isole pedonali. Le multe andranno da 200 a 800 euro. Ci sarà anche il divieto di sosta sui marciapiedi. I gestori invece avranno l’obbligo di installare sistemi automatici che ne impediscano il funzionamento al di fuori delle aree urbane.

Salvini: “Sanzioni pesanti per chi sbaglia, revoca patente a vita per chi uccide”.

L’ergastolo della patente è riservato a chi commette reati gravissimi mentre è alla guida. Come scappare dopo un incidente. L’educazione stradale si farà anche alle scuole superiori. I corsi daranno diritto a due punti in più sulla patente.

La patente potrà essere sospesa per 15 giorni per chi infrangerà il Codice della Strada e avrà meno di 20 punti.

Tra gli illeciti indicati, il mancato rispetto del senso vietato e del divieto di sorpasso e «il superamento di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità». La sospensione della patente va da 7 a 15 giorni a seconda del numero di punti posseduti al momento dell’accertamento. I giorni di sospensione raddoppiano in caso si sia causato un incidente.

Tra le infrazioni il superamento dei limiti di velocità, il passaggio con il rosso, le inversioni di marcia vietate, le infrazioni sulle autostrade oltre alla circolazione contromano. Cambiano anche le regole sugli autovelox. Che potranno accertare contemporaneamente più violazioni. Come il superamento del limite di velocità e la mancanza di revisione.

Nella bozza del Ddl si stabilisce che «i dispositivi per l’accertamento e il rilevamento automatico delle violazioni possono accertare contemporaneamente due o più violazioni». Si prevede, inoltre, l’equiparazione delle procedure di approvazione con quelle di omologazione dei sistemi di rilevazione della velocità e viene chiarita l’esclusiva competenza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in tale materia.

In particolare viene esclusa la necessità di omologazione dei dispositivi di misurazione della velocità dei veicoli. E si riconosce espressamente che sia sufficiente la loro approvazione. Ponendo così rimedio all’elevato contenzioso in materia di sanzioni per eccesso di velocità generato da tale ambiguità. Che aveva di fatto reso vano il rilevamento automatico delle infrazioni. Si prevede anche di «risolvere la forte criticità di accertamenti multipli in corrispondenza di zone a traffico limitato, attraverso l’introduzione di una regola semplice e inequivocabile: evitare di sanzionare all’uscita l’utente che fa ingresso nella zona a traffico limitato nel momento in cui non è in vigore il divieto, posto che potrebbe verificarsi che eventi eccezionali potrebbero determinare l’involontaria permanenza nella medesima zona» .

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti parlando della necessità del principio della fiducia ha aggiunto: «Sono due modi di vedere il mondo, questo vale per l’evasione fiscale. Oggi ci sono i dati della Guardia di finanza e per il nuovo codice della strada. Siccome c’è uno che passa col rosso, complico la vita a tutti gli automobilisti. Siccome c’è uno che evade il fisco, non è uno, sono alcune migliaia, complico la vita a tutti gli imprenditori nei rapporti con il fisco».

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