fbpx
CAMBIA LINGUA

Previsto oggi un faccia a faccia tra Giorgia Meloni e il generale libico Khalifa Haftar

L'incontro ieri, 3 maggio, tra il generale libico e Antonio Tajani

Previsto oggi un faccia a faccia tra Giorgia Meloni e il generale libico Khalifa Haftar

Nella serata di ieri, mercoledì 3 maggio, il generale libico Khalifa Haftar ha incontrato a Roma il Ministro degli Esteri e vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani.

Oggi, giovedì 4 maggio, previsto un faccia a faccia anche con il Premier Giorgia Meloni. A comunicarlo, fonti dell’esecutivo. Lo scorso 28 gennaio Meloni era stata a Tripoli con i Ministri Tajani e Piantedosi, dove aveva incontrato il Presidente della Tripolitania Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh. Nonostante le attese, la missione del Premier non aveva fatto tappa in Cirenaica per incontrare Haftar. Ancora assente, per adesso, la conferma ufficiale di Palazzo Chigi per un bilaterale che assume grande importanza nella definizione della politica estera di Roma nei confronti del Paese nord africano.
Dopo la violenta fine del regime di Gheddafi, la Libia sprofonda nella guerra civile che spezza in due il Paese lungo la linea di faglia dei confini precedenti alla colonizzazione italiana.

Da una parte la Tripolitania, al confine con la Tunisia e con Tripoli come capitale, dall’altra la Cirenaica, rivolta all’Egitto e governata da Bengasi.

Roma all’epoca decide di riconoscere il governo di Tripoli come ufficiale rappresentate in Libia, mentre Bengasi trova altri partner in aperto contrasto con il nostro Paese ed i suoi alleati. Tra questi, l’Egitto del Presidente-dittatore Abdel Fatah Al Sisi, che sostiene Haftar, alla guida della Cirenaica, con finanziamenti ed armi. Di fatto, contro gli interessi di Tripoli, e di Roma.

L’incontro di questi giorni del Generale di Bengasi con esponenti del governo Italiano, quindi, rappresenta una grande novità per il dossier Libia, che segue a ruota i recenti incontri di Tajani con l’egiziano Al Sisi. Negli ultimi mesi, infatti, i due hanno in più occasioni scambiato colloqui in merito al tema della definitiva riappacificazione libica e della questione migratoria, da essa molto influenzata. L’idea più ricorrente, quindi, è che la missione Romana di Haftar segni un nuovo passo nella costruzione di più solide relazioni con il nostro Paese, atte a riportare ad una situazione di equilibrio ed ordine quello che è ad oggi uno dei dossier più caldi dell’area mediterranea. Riacquistando allo stesso tempo la peculiare influenza italiana nell’area.

Il generale, ex ufficiale nell’esercito del colonnello Gheddafi, da alcuni anni è diventato l’ “uomo forte” della Cirenaica. Da qualche mese però, grazie ad un accordo con il premier di Tripoli, Abdelhamid Dbeibah, Haftar è ritornato ad essere di fatto uno degli interlocutori decisivi in Libia, nonostante il fatto che per mesi dal 2019 avesse provato ad attaccare senza successo la città di Tripoli, scatenando mesi di guerra civile.
Incontrando il leader egiziano al Cairo, il ministro Tajani aveva chiesto di intervenire sul generale libico per facilitare una pacificazione definitiva della Libia e per fermare il flusso di migranti irregolari che partono anche dalle coste della Cirenaica.

Previsto oggi un faccia a faccia tra Giorgia Meloni e il generale libico Khalifa Haftar

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano