Maturità 2025, un’esame con novità e responsabilità: tra nuovi criteri e sfide personali
Tra vecchie certezze e nuove regole, oltre 500mila maturandi si preparano ad affrontare l’Esame di Stato tra ansie, aspettative e un rinnovato spirito di responsabilità
Maturità 2025, un’esame con novità e responsabilità: tra nuovi criteri e sfide personali
È ufficialmente cominciata oggi, mercoledì 18 giugno alle 8:30, la Maturità 2025, con la tradizionale prova scritta di Italiano che ha segnato l’esordio per oltre mezzo milione di studenti in tutta Italia. A seguire, domani 19 giugno, sarà la volta della seconda prova d’indirizzo — Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, Economia aziendale al Tecnico e così via — prima del colloquio orale, previsto a partire dalla prossima settimana, attorno al 23 giugno. Lo schema dell’Esame di Stato resta quello consolidato degli ultimi anni, ma non mancano novità che riguardano la condotta, i PCTO e i criteri di valutazione, con conseguenze concrete sia sull’ammissione che sul voto finale.
D’Annunzio, Borsellino, AI e futuro dell’Europa: è toto-tracce per l’esame di Italiano
Arrivano conferme dal numero degli aspiranti: sono 524.415 (511.349 interni e 13.066 esterni), distribuiti in 13.900 commissioni su 27.698 classi, e quasi tutti ammessi dopo lo scrutinio finale. Il “toto‑tracce” nelle ultime settimane ha indicato nomi come Gabriele D’Annunzio, Borsellino, AI, Papa e futuro dell’Europa, a conferma dell’interesse stimolato da un esame nondimeno temuto: tra ansia e sonno, l’81% degli studenti ammette di cercare i commissari prima della prova.
La prova di Italiano, identica per tutti, prevede sette tracce (2 di analisi, 3 argomentative, 2 di attualità), disseminate secondo tre tipologie, e durerà massimo 6 ore. Gli studenti devono dimostrare spirito critico e padronanza linguistica: tra i brani spiccano proposte su ‘rispetto’ di Maccioni, Borsellino, Pasolini, Tomasi di Lampedusa, temi sociali e gli Anni Trenta. La parola “rispetto” si conferma come uno dei nuclei tematici centrali, insieme all’attenzione ai grandi temi civili e storici.
Altrettanto decisivi i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO): la partecipazione è obbligatoria ai fini dell’ammissione. Per tutti gli studenti è quindi richiesta una certificazione formale del completamento di almeno 90 ore per i licei e 150 per gli istituti tecnici e professionali.
Il voto finale sarà espresso in centesimi, con un massimo di 40 punti per il credito scolastico, 20 per ciascuna delle due prove scritte e altri 20 per il colloquio. Ma con una novità: la commissione potrà assegnare un bonus massimo di 5 punti solo agli studenti ammessi con almeno 30 crediti. Una misura che, secondo il Ministero, punta a valorizzare il percorso scolastico complessivo.
Infine, niente più “ammessi d’ufficio”. Il regolamento stabilisce che non è possibile essere ammessi con più di una insufficienza grave. Un messaggio chiaro contro la promozione “automatica” e per una maggiore valorizzazione del merito e della preparazione reale degli studenti.
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