Livorno, la città commemora 31 anni dalla tragedia del Moby Prince
Persero la vita 140 persone
Livorno, la città commemora 31 anni dalla tragedia del Moby Prince.
Domenica 10 aprile la città di Livorno ha voluto commemorare il trentunesimo anniversario della tragedia del Moby Prince, la più grande della navigazione italiana che si consumò nella terribile notte del 10 aprile 1991 a poche centinaia di metri dalla costa di Livorno.
Anche quest’anno l’anniversario, ancora senza verità ufficiali, è stato ricordato senza la presenza di Loris Rispoli, il quale in tutti questi anni, come presidente dell’associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince” (una delle due associazioni in prima linea per la ricerca della verità, insieme all’associazione “10 Aprile” guidata da Angelo Chessa), ha incessantemente cercato risposte sul drammatico accaduto.
Sia il sindaco Luca Salvetti che il vicepresidente dell’associazione “140 Familiari delle vittime del Moby Prince”, durante la cerimonia in Fortezza Nuova, hanno ricordato e salutato Loris Rispoli che da casa ha seguito tutte le celebrazioni.
Il racconto della giornata
La giornata del trentunesimo anniversario è stata scandita da tanti momenti, ognuno con un profondo significato simbolico .
La mattina
La mattina si è aperta con alle ore 11.00 in Fortezza Nuova deposizione di una corona al Monumento in ricordo delle Vittime” Koningin Juliana” realizzato alcuni anni fa dall’artista Federico Cavallini: un cubo in ferro da imbarcazione battuto simbolicamente sui lati con strumenti da demolizione. L’effetto creato è quello pugni battuti dall’interno della nave.
I “bozzi” sono 140 così come le vittime della tragedia e come le piantine bianche dell’attigua aiuola, il “giardino della memoria” del Moby Prince. All’evento hanno partecipato il sindaco Luca Salvetti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il senatore Luigi De Falco, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, Nicola Rosetti presidente dell’associazione “140 Familiari delle vittime del Moby Prince”, le autorità civili e militari al completo e i familiari delle vittime.
Alle ore 12.00 in Cattedrale funzione religiosa officiata dal vescovo Simone Giusti.
Il pomeriggio
Alle ore 14.30 a Palazzo Comunale, in Sala Consiliare, cerimonia con il saluto del sindaco Luca Salvetti ai familiari, ai rappresentanti delle istituzioni e alle Delegazioni dei Comuni partecipanti. I cittadini hanno potuto seguire la cerimonia in diretta streaming, sul canale YouTube “Consiglio Comunale Livorno”.
Sono intervenuti il deputato Andrea Romano Presidente della commissione di inchiesta sulle cause del disastro della nave Moby Prince, il senatore Luigi De Falco, il presidente dell’associazione “140 Moby Prince” Nicola Rossetti, Angelo Chessa presidente onorario dell’associazione “10 aprile” e Luchino Chessa, 15 rappresentanti di Comuni italiani che hanno avuto vittime nella tragedia del Moby Prince.
Erano presenti anche due rappresentanti dell’Associazione “Il mondo che vorrei” (associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio), le istituzioni politiche e militari cittadine, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, i deputati Francesco Berti e Manfredi Potenti. Tutte le istituzioni citate hanno partecipato agli eventi dell’intera giornata.
I familiari delle vittime hanno assistito alla cerimonia nella Sala del Consiglio Comunale e in Sala Cerimonie dove è stato allestito un maxischermo.
Alle ore 16.30 lungo corteo da piazza del Municipio al Porto, con i gonfaloni di tutti i Comuni presenti, percorrendo viale Avvalorati, piazza della Repubblica, via Grande fino all’Andana degli Anelli all’interno del Porto Mediceo;
alle ore 17.00 all’Andana degli Anelli deposizione di un cuscino di rose donato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di una corona di alloro presso la lapide che riporta tutti i nomi delle vittime. Lettura dei nomi dei 140 morti, eseguita quest’anno dal sindaco Luca Salvetti, dal consigliere regionale Francesco Gazzetti, da Nicola Rosetti, da Angelo e Luchino Chessa e Sergio Romboni. La cerimonia si è conclusa con il lancio in mare di 31 rose rosse, una per ogni anno trascorso dalla notte del 10 aprile 1991.
La serata
Alle ore 18, alla Goldonetta (via Enrico Mayer) è stato rappresentato“M/T Moby Prince 3.0”, uno spettacolo teatrale che ripercorre in 70 minuti la tragedia del traghetto incendiato e le successive vicende processuali.
Ha introdotto la vicesindaca Libera Camici e i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime “140” e “Associazione Aprile” Nicola Rosetti e il figlio di Ugo Chessa, Luchino.
Gli autori di “M/T Moby Prince 3.0” sono Francesco Gerardi e Marta Pettinari, recitano Lorenzo Satta e Alessio Zirulia, la regia è di Federico Orsetti, produzione “Grufo e Grufo” e “La Nave Europa” in collaborazione con Teatro Nazionale di Genova e con il patrocinio della Regione Toscana.
Due giovani attori che all’epoca dei fatti non erano ancora nati si alternano sul palco per raccontare l’incidente dal punto di vista di chi era a bordo del traghetto. Attraverso una serie di monologhi incrociati alternati a materiali d’archivio e ricostruzioni in 3D, a parlare sono vite comuni, ricordi dei testimoni, documenti ufficiali.
Un atto unico che non racconta solo le vicende umane, ma si addentra nelle contraddizioni della fase processuale, nelle tante lacune emerse nella ricostruzione dell’incidente e negli interrogativi aperti dalla recente Commissione Parlamentare d’Inchiesta.
Rappresentato per la prima volta al Goldoni nel 2006, lo spettacolo ha fatto il giro dei principali teatri italiani, tra cui il Piccolo Teatro di Milano/Teatro d’Europa, il Teatro Stabile di Torino, l’Arena del Sole di Bologna. Nel 2021 è stato realizzato questo nuovo allestimento con un testo radicalmente rivisto e aggiornato, e due nuovi interpreti.
Alle ore 21.15 nella Chiesa dei Salesiani(viale Risorgimento 77) concerto in memoria delle vittime eseguito da EstrOrchestra – Coro Rodolfo Del Corona (Barbara Marchetti soprano, Luca Stornello direttore del coro, Chiara Morandi direttore).
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