Lecce, Darsena di San Cataldo: verso la selezione pubblica per l’affidamento provvisorio della gestione
Nuzzaci: «Obiettivo è riattivarla già per quest’estate»
Lecce, Darsena di San Cataldo: verso la selezione pubblica per l’affidamento provvisorio della gestione.
L’Amministrazione comunale di Lecce indirà a breve una selezione pubblica per individuare l’operatore economico privato qualificato al quale affidare la gestione provvisoria della Darsena di San Cataldo per i prossimi tre anni.
È questo l’indirizzo dato dalla Giunta in una delibera approvata nelle scorse ore, nella quale, contestualmente, si dispone la prosecuzione del procedimento per classificare la darsena come struttura dedicata alla nautica da diporto all’interno del sistema portuale regionale, classificazione che ad oggi mancava, e la revoca del contratto di gestione sottoscritto nel 2014 con la Finibus Terrae. Nel corso degli anni è cambiato, infatti, l’oggetto e la causa di quel contratto.
A settembre dello scorso anno sono stati ultimati i lavori di adeguamento funzionale e messa in sicurezza della darsena, partiti nel 2014 e rallentati da una serie di difficoltà legate all’interdittiva antimafia per la prima ditta aggiudicataria dell’appalto e al dragaggio e successivo smaltimento delle alghe accumulatesi nel frattempo nel bacino. Le operazioni di dragaggio fin qui possibili sono terminate, invece, lo scorso mese di dicembre.
Nell’attesa che i passaggi burocratici per la definizione della configurazione giuridica e strutturale dell’opera portuale siano completati, l’Amministrazione ritiene indispensabile attivare da subito il regolare uso della stessa infrastruttura attraverso un affidamento temporaneo di tre anni per ragioni di interesse pubblico: garantire un ormeggio sicuro e la possibilità di approvvigionarsi di acqua e carburante alle forze di polizia, ai pescatori professionisti e ai diportisti, che con la chiusura della struttura hanno perso un indispensabile punto di riparo per le proprie imbarcazioni, ma anche la sicurezza e la vigilanza degli impianti appena installati e, soprattutto, costanti attività di manutenzione per evitare che le opere si degradino e le alghe, se riportate dalle mareggiate, non permangano a causa dell’inutilizzo del sito, ma vengano prontamente rimosse – per non ostruire il canale – nel rispetto delle linee guida regionali sulla gestione della posidonia spiaggiata.
«Procediamo adesso con la selezione pubblica di un operatore economico al quale affidare – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci – la gestione della darsena per i prossimi tre anni con la prospettiva, una volta ottenuta la regolare classificazione, di affidarla con nuovo bando per un periodo più lungo. Nel frattempo, l’obiettivo che ci siamo dati è poterla restituire a pescatori e diportisti già l’estate prossima. L’ultima cosa che faremo prima di riaprire la darsena all’utilizzo di tutti, sarà rimuovere lo sbarramento in pietra posto all’imbocco del bacino e non ancora rimosso per evitare che, dopo il dragaggio, entri nell’area altra posidonia».
Il futuro della darsena di San Cataldo è già stato delineato con il finanziamento di 5 milioni e 100mila euro ottenuto nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per lavori di prolungamento del molo di ingresso al canale di collegamento con il bacino e il completamento del dragaggio delle alghe.
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