Il 10 febbraio nel Giorno del Ricordo, l’Italia ricorda le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Le Cerimonie solenni al Quirinale e a Trieste
Giorno del Ricordo: l’Italia commemora le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Cerimonie al Quirinale con il Presidente Mattarella e al Sacrario di Basovizza a Trieste.
Il 10 febbraio nel Giorno del Ricordo, l’Italia ricorda le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Le Cerimonie solenni al Quirinale e a Trieste
Il Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, si celebra ogni 10 febbraio per commemorare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Le celebrazioni ufficiali prevedono cerimonie in tutta Italia, con il momento centrale rappresentato dalla cerimonia al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A Trieste, città simbolo della tragedia, la commemorazione si tiene presso il Sacrario della Foiba di Basovizza, Monumento Nazionale, con la partecipazione di autorità locali e nazionali.
Le celebrazioni ufficiali: Trieste e Quirinale protagonisti
Nel corso della mattinata, presso la Foiba di Basovizza, si svolge la cerimonia commemorativa con la presenza del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Nel pomeriggio, invece, verrà inaugurato alla stazione centrale di Trieste il Treno del Ricordo 2025, un’iniziativa del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Il convoglio, messo a disposizione da Fondazione FS Italiane e Gruppo FS, ospita una mostra multimediale e un’esposizione delle masserizie degli esuli, raccontando le drammatiche vicende dell’esodo giuliano-dalmata.
Il Treno del Ricordo rimarrà a Trieste fino all’11 febbraio e successivamente farà tappa in altre città italiane. Durante la sosta a Trieste, il treno sarà visitabile dal pubblico.
Al Quirinale, la cerimonia solenne inizia alle 11:00 e vedrà la partecipazione delle massime cariche dello Stato.
Il significato del Giorno del Ricordo: le tragedie del confine orientale
Il Giorno del Ricordo è stato istituito per rendere omaggio alle vittime delle foibe e per ricordare l’esodo forzato di circa 250.000 italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Queste vicende, consumatesi tra il 1943 e il 1947, hanno lasciato un segno indelebile nella storia italiana.
Le foibe, cavità carsiche naturali dell’Istria, divennero luoghi di esecuzione sommaria. Migliaia di persone – militari e civili, uomini, donne e persino bambini – furono gettate vive o già morte in queste profondità. Gli episodi più tragici si verificarono nel 1943, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre, e tra il 1945 e il 1947, durante l’occupazione jugoslava delle terre italiane di confine. In questi anni, infatti, l’Istria e Fiume furono annesse alla Jugoslavia, e le violenze contro gli italiani aumentarono drammaticamente.
Il riconoscimento ufficiale e la memoria collettiva
Il Giorno del Ricordo, celebrato per la prima volta il 10 febbraio 2005, è nato dalla volontà di restituire dignità e memoria alle vittime. La legge n. 92 del 2004 ha previsto la nascita del Museo della Civiltà Istriano-Fiumano-Dalmata a Trieste e dell’Archivio Museo Storico di Fiume a Roma, per preservare la storia e le tradizioni delle comunità esuli.
Ogni anno, in occasione del Giorno del Ricordo, viene rilasciata una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume e in Dalmazia.
Commemorazioni come quelle di Trieste e del Quirinale non solo mantengono viva la memoria storica, ma rappresentano anche un monito per le generazioni future, affinché tragedie simili non si ripetano.
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