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Evacuata Azovstal, gli ucraini feriti si consegnano ai russi

I soldati del battaglione Azov hanno ricevuto l'ordine di evacuare i feriti

Evacuata Azovstal, gli ucraini feriti si consegnano ai russi.

L’assedio dell’impianto industriale di Azovstal entra in una nuova fase. Dopo un mese di resistenza, l’acciaieria ucraina è stata parzialmente sgomberata. I soldati del battaglione Azov hanno ricevuto l’ordine di evacuare i feriti. Ad aspettarli fuori dal plesso siderurgico c’erano dei pullman che li hanno portati in territori controllati da russi. Non si conosce il numero di soldati rimasti all’interno.

Il governo ucraino starebbe considerando di trattare uno scambio di prigionieri coi russi per riportare in patria i suoi soldati. Tuttavia dalla Russia non arrivano segnali in questo senso, ma solo la conferma dell’accordo per la presa in carico dei feriti più gravi.

Dall’impianto sono stati evacuati 264 soldati ucraini. I 53 feriti gravi sono stati trasferiti all’ospedale di Novoazovsk, mentre altri 211 soldati sono a Olenivka. Entrambe le città sono occupate dalla Russia.

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Chi è rimasto nell’acciaieria?

The Kyiv Independent riporta che la vice-ministra alla Difesa, Hanna Malyar, si dice al lavoro per salvare il resto dei soldati ad Azovstal. Secondo stime recenti, all’interno dell’acciaieria c’erano circa mille persone.

La stessa fonte cita Denys Prokopenko, comandante del battaglione speciale Azov, che ha detto che i suoi soldati hanno “soddisfatto gli ordini ricevuti” e “tenuto impegnate l’esercito russo per 82 giorni”. Le parole sembrano indicare una resa, di cui però non ci sono conferme.

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