È morto Papa Francesco: il cordoglio del mondo per la scomparsa di un Pontefice amato e rivoluzionario
Il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco, il pontefice dei poveri e del dialogo, ricordato da leader e popoli per la sua umanità, il coraggio e l’eredità spirituale senza confini.
È morto Papa Francesco: il cordoglio del mondo per la scomparsa di un Pontefice amato e rivoluzionario.
La mattina del 21 aprile, alle ore 7:35, Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. A darne l’annuncio, con voce colma di commozione, è stato il cardinale Kevin Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa: «La sua vita è stata interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa», ha detto, ricordando un uomo che ha saputo incarnare i valori del Vangelo con coraggio, umiltà e amore per gli ultimi. La causa del decesso, secondo fonti vaticane, sarebbe riconducibile a una probabile emorragia cerebrale.
Nel comunicato ufficiale, il Vaticano ha confermato che questa sera, alle ore 20, presso la Cappella di Santa Marta, si terrà il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara, come previsto dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Nonostante la perdita, la Santa Sede ha annunciato che il Giubileo resterà aperto.
Il dolore dell’Italia e del mondo e l’eredità globale di Papa Francesco
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto esprimere il proprio cordoglio ricordando il Papa come «un grande uomo e un grande pastore». «Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti», ha sottolineato, ricordando l’amicizia e i consigli ricevuti personalmente da Bergoglio.
Il premier britannico Keir Starmer ha lodato il coraggio e la leadership del Papa in tempi difficili, mentre Re Carlo III ha voluto ricordare personalmente Francesco, sottolineandone «la compassione e l’impegno verso l’unità della Chiesa e la cura del Creato». La visita privata del sovrano e della regina Camilla, avvenuta solo due settimane fa, acquista oggi un significato ancora più intenso.
Dall’Argentina, suo Paese natale, il presidente Javier Milei ha parlato con emozione: «Nonostante le divergenze, averlo conosciuto è stato un onore», annunciando sette giorni di lutto nazionale. Anche la Casa Rosada ha diffuso un comunicato ufficiale che sottolinea l’impegno del Papa «per la difesa della vita e il dialogo interreligioso».
Il presidente USA Donald Trump, il vicepresidente JD Vance e la Casa Bianca stessa hanno espresso cordoglio. Vance, che lo aveva incontrato appena ieri, ha detto: «Lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid».
Commosso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha ricordato la preghiera del Pontefice per la pace in Ucraina: «Sapeva dare speranza e alleviare le sofferenze». Anche il presidente russo Vladimir Putin, pur su sponde geopolitiche opposte, ha parlato di «una persona straordinaria» e di un «sincero difensore dell’umanesimo e della giustizia», ricordando il dialogo tra la Chiesa russa ortodossa e il Vaticano.
In Europa, la presidente della BCE Christine Lagarde ha parlato di una voce globale per la dignità umana, mentre Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, ha definito la sua eredità come guida verso «un mondo più giusto, pacifico e compassionevole».
Anche Pedro Sánchez, premier spagnolo, ha ricordato il Pontefice come «un uomo di pace e giustizia sociale», proclamando tre giorni di lutto nazionale. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz lo ha definito «un pontefice guidato da umiltà e fede», mentre il presidente del PPE Manfred Weber ha parlato di «un grande maestro della fede».
Profonda la commozione anche nel mondo islamico. Il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, ha definito Francesco «un’icona umanitaria di alto livello», apprezzandone l’impegno per il dialogo interreligioso e per la difesa degli oppressi.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riconosciuto nel Pontefice «uno statista stimato», lodando la sua attenzione alle tragedie umanitarie, in particolare la questione palestinese. Sulla stessa linea si è espresso Abu Mazen, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, che ha voluto ricordare «un amico fedele del popolo palestinese».
Il “Papa del popolo”
Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, lo ha definito «il Papa del popolo», sottolineando la sua lotta per la giustizia sociale. Simili sentimenti sono stati condivisi anche dalla presidente estone Kaja Kallas e dal governo iraniano, che ha inviato le sue condoglianze ufficiali.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto: «Da Buenos Aires a Roma, Papa Francesco ha portato gioia e speranza ai più poveri». Un messaggio che riassume l’intero pontificato di Francesco: un pontefice vicino alla gente, instancabile nel richiamare l’attenzione sui dimenticati, i migranti, i poveri, i malati.
Un’eredità indelebile
L’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Policlinico Gemelli – dove Francesco fu più volte ricoverato – lo ricordano con profonda gratitudine. «Un Papa venuto quasi dalla fine del mondo a donare speranza al mondo intero», ha dichiarato il rettore Elena Beccalli.
Commosso anche l’ultimo gesto d’amore del Papa: la sua enciclica postuma, Dilexit Nos – Ci ha amati, dedicata al Sacro Cuore, segno tangibile di una fede che si dona fino alla fine.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, primo pontefice gesuita, primo sudamericano, e primo Papa a scegliere il nome del poverello di Assisi, lascia un segno incancellabile nella storia della Chiesa e dell’umanità. Un testimone della misericordia, un pastore tra la gente, un artigiano della pace.
Che riposi in pace, nella luce del Signore.
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