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È morto il Papa emerito Benedetto XVI, i funerali il 5 gennaio

Aveva 95 anni, si è spento alle 9.34 nella sua residenza in Vaticano

È morto il Papa emerito Benedetto XVI, i funerali il 5 gennaio.

«Con dolore, informo che il Papa emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano». Così il portavoce della Santa Sede Matteo Bruni.

Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo di Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, per il saluto dei fedeli. Lo riferisce la sala stampa vaticana, mentre i funerali saranno celebrati giovedì 5 gennaio, alle 9.30, in Piazza San Pietro e saranno presieduti da Papa Francesco.

Il Papa emerito aveva ricevuto l’unzione degli infermi mercoledì scorso, al termine della messa nel pomeriggio, sempre nel Monastero Mater Ecclesiae. Lo ha riferito ai giornalisti Matteo Bruni.

Cordoglio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio».

Già dai giorni scorsi, le condizioni di salute di Ratzinger si erano aggravate per l’avanzare dell’età, come la sala stampa aveva riferito aggiornando sull’evolversi della situazione.

Lo stesso Papa Francesco aveva voluto condividere pubblicamente la notizia sul peggioramento dello stato di salute del suo predecessore al termine dell’ultima udienza generale dell’anno, lo scorso 28 dicembre, quando aveva invitato a pregare per il Papa emerito, «molto ammalato», perché il Signore potesse consolarlo e sostenerlo «in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine». E in tutti i continenti si erano subito moltiplicate le iniziative di preghiera con messaggi di solidarietà e vicinanza anche dal mondo non ecclesiale.

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Benedetto XVI nacque il 16 aprile 1927, in Germania, nella piccola cittadina bavarese di Marktl. Entrò in seminario quando era poco più che un bambino, nel 1939, diventando sacerdote nel 1951. Da allora intraprese una lunga e brillante carriera di teologo, fino a diventare vescovo e cardinale.

Il 19 aprile 2005 venne eletto Papa con un Conclave durato meno di ventiquattro ore. Il suo papato viene ricordato per un piglio conservatore, specie se paragonato a quello di Papa Francesco. 

Benedetto XVI fu anche il primo papa a dover fare i conti la pedofilia nella Chiesa cattolica, in un periodo in cui i casi di abusi nelle chiese europee stavano emergendo con prepotenza. 

L’aspetto più notevole del suo pontificato fu senza dubbio il fatto che l’11 febbraio 2013, durante una riunione del Concistoro, Ratzinger comunicò la sua intenzione di dimettersi dal papato, una decisione clamorosa e con pochissimi precedenti. 

Da allora, Benedetto XVI si è limitato ad una vita estremamente riservata e raccolta, nel monastero Mater Ecclesiae, assistito da padre Georg Gänswein e da quattro membri dell’associazione laicale cattolica Memores Domini.

Il vero motivo delle dimissioni di Benedetto XVI non è mai stato chiarito del tutto, sebbene lui ne abbia parlato in qualche occasione. Il giorno delle dimissioni disse che «per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato».

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