Chips Act in vigore formalmente da questo autunno: già annunciati 90 miliardi di euro di investimenti in Europa
Rafforzare la sovranità tecnologica, la competitività e la resilienza dell'Europa contribuendo anche alle transizioni digitale e verde
Chips Act in vigore formalmente da questo autunno: già annunciati 90 miliardi di euro di investimenti in Europa
L’European Chips Act rafforzerà la sovranità tecnologica, la competitività e la resilienza dell’Europa e contribuirà alle transizioni digitale e verde.
I chip, noti anche come semiconduttori, sono l’elemento costitutivo di tutti i prodotti elettronici. Svolgono un ruolo centrale nelle nostre economie moderne e nella nostra vita quotidiana. I chip sono alla base della trasformazione digitale e sono essenziali per tutti i settori, come l’industria automobilistica, le comunicazioni, l’elaborazione dati, lo spazio, la difesa, i dispositivi intelligenti e i giochi, per citarne alcuni.
La recente carenza globale di chip ha interrotto le catene di approvvigionamento, causato carenze di prodotti che vanno dalle automobili ai dispositivi medici e in alcuni casi persino costretto le fabbriche a chiudere.
L’European Chips Act, dopo aver raggiunto un accordo politico il 18 aprile 2023, mira a rafforzare l’ecosistema dei semiconduttori. È composto da una comunicazione che illustra la strategia europea e la logica alla base del Chips Act, da una proposta di regolamento e da una raccomandazione agli Stati membri.
L’European Chips Act rafforzerà l’ecosistema dei semiconduttori nell’UE, garantirà la resilienza delle catene di approvvigionamento e ridurrà le dipendenze esterne. Si tratta di un passo fondamentale per la sovranità tecnologica dell’UE. Inoltre, garantirà che l’Europa raggiunga il suo obiettivo del decennio digitale di raddoppiare la sua quota di mercato globale nei semiconduttori al 20%.
Lo farà concentrandosi su 5 obiettivi strategici:
1. rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica;
2. sviluppare e rafforzare la capacità dell’Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati;
3. mettere in atto un quadro adeguato per aumentare la produzione entro il 2030;
4. affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti;
5. sviluppare una comprensione approfondita delle catene di approvvigionamento globali dei semiconduttori.
L’iniziativa Chips for Europe rafforzerà le tecnologie dei semiconduttori e le capacità di innovazione, garantendo la leadership dell’UE in questo settore a medio e lungo termine. Sarà attuato principalmente attraverso l’impresa comune Chips, precedentemente nota come impresa comune per le tecnologie digitali chiave.
La legge sui chip propone un nuovo quadro per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di chip attirando investimenti e sostenendo la creazione di capacità di produzione su larga scala.
Il quadro consente il sostegno pubblico a due nuovi tipi di impianti di produzione innovativi che sono i primi del loro genere.
“Il Chips Act entrerà formalmente in vigore solo questo autunno, ma sta già generando uno slancio straordinario: da quando lo abbiamo proposto, nel febbraio dell’anno scorso, sono stati già annunciati più di 90 miliardi di euro di investimenti industriali in Europa”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in visita nel quartier generale di Imec a Leuven.
I finanziamenti annunciati, ha sottolineato, riguardano ad esempio “12 miliardi in Polonia, 30 miliardi di euro per due fabbriche a Magdeburgo, ma vediamo anche investimenti a Dublino, Catania, Grenoble e Dresda”.
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