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Asti, sgominato giro di prostituzione illegale: arrestata cittadina cinese, sequestrati appartamenti e 50mila euro

Asti, maxi operazione della Polizia di Stato: arrestata cittadina cinese per sfruttamento della prostituzione, sequestrati due appartamenti e 50mila euro. Espulse quattro persone irregolari.

Asti, sgominato giro di prostituzione illegale: arrestata cittadina cinese, sequestrati appartamenti e 50mila euro.

Asti, 11 settembre 2025 – Importante operazione della Polizia di Stato contro la prostituzione illegale. Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno arrestato una cittadina cinese – regolarmente residente in Italia grazie a un permesso di soggiorno per lavoro – ritenuta responsabile della gestione di un vasto giro di prostituzione. L’inchiesta ha portato anche al sequestro di due appartamenti, alla confisca di 50mila euro in contanti e all’espulsione di quattro cittadini stranieri risultati irregolari.

Il sistema delle case di appuntamento

Dopo mesi di indagini e controlli incrociati condotti con il supporto dell’Ufficio Immigrazione, i poliziotti hanno ricostruito il modus operandi della donna, considerata la vera “maitresse” dell’organizzazione.
Secondo quanto emerso, la cittadina cinese metteva a disposizione due appartamenti ad Asti a connazionali irregolari, costrette a prostituirsi e a versarle i proventi dell’attività. Per garantire il controllo costante sulle donne, la tenutaria aveva installato telecamere collegate a sistemi elettronici gestiti da remoto, monitorando così gli spostamenti e l’attività delle vittime.

Annunci su riviste locali per attirare i clienti

Per incrementare gli affari e ampliare la clientela, la donna pubblicava regolarmente annunci su riviste locali, pubblicizzando le prestazioni delle connazionali sfruttate. Una strategia che aveva reso i due appartamenti delle vere e proprie case di appuntamento, con un flusso continuo di clienti.

Le perquisizioni e i sequestri

Gli investigatori hanno individuato gli immobili utilizzati e, su disposizione del G.I.P. di Asti, hanno eseguito perquisizioni accurate.
All’interno degli appartamenti sono stati sequestrati:

  • 2 appartamenti adibiti a case di appuntamento;
  • 50.000 euro in contanti, ritenuti proventi dell’attività illecita;
  • 2 telecamere di sorveglianza con sistemi di gestione remota;
  • diversi dispositivi elettronici per il controllo a distanza.

Nel corso delle operazioni, la Polizia ha inoltre scoperto che la donna aveva dichiarato un domicilio fittizio, presso l’abitazione di un cittadino italiano, con l’obiettivo di ottenere un permesso di soggiorno regolare. L’uomo è stato denunciato per false dichiarazioni.

Quattro cittadini irregolari espulsi

Durante l’irruzione, gli agenti hanno identificato tre donne e un uomo – tutti di origini cinesi – risultati irregolari sul territorio nazionale. Per loro sono scattati provvedimenti di espulsione con l’ordine di lasciare l’Italia.

Un duro colpo allo sfruttamento

L’operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione e i fenomeni di illegalità collegati. La Polizia di Stato di Asti ribadisce l’impegno costante nel contrasto a queste attività criminali, sottolineando come l’inchiesta abbia portato non solo all’arresto della presunta responsabile, ma anche alla messa in sicurezza di vittime potenzialmente soggette a sfruttamento.

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