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William Klein fotografo, pittore, cineasta, scrittore e designer: ABC presso il Palazzo della Ragione di Milano

William Klein è un artista a pieno titolo, completo quanto eclettico: eclettico per le discipline che ha saputo affrontare nella sua poliedrica produzione, dalla pittura, iniziando a dedicarcisi a Parigi, nel suo lungo soggiorno nella capitale francese, alla fotografia, si interesserà per una fase molto ampia della sua vita, fino a giungere al cinema, una parentesi alimentata dalla sua collaborazione con Federico Fellini sul set de Le notti di Cabiria.

William Klein sbarca a Milano, presso il Palazzo della Ragione, in una retrospettiva, si concluderà l’11 Settembre prossimo, a lui dedicata e che ci condurrà nel lungo itinerario della sua esistenza e nel percorso della sua maturazione, complessa e varia, artistica: il titolo della mostra è ABC, progetto del Palazzo della Ragione e sotto la curatela di Alessandra Mauro.

William Klein nasce nel 1928 a New York da una famiglia ebrea ungherese, emigrata negli Stati Uniti: dopo essersi trasferito a Parigi per alcuni anni dove proseguirà il proprio impegno pittorico, Klein si affaccerà alla fotografia a partire dal 1954 per, poi, riprendere tale disciplina negli anni ’80, vedendo la pubblicazione e la realizzazione di diversi libri, cataloghi, nonché venendo insignito di importanti premi internazionali. ABC riprende un’esposizione già affrontata e presentata, in gran parte, presso la Tate Modern di Londra, dando uno spettro completo e continuativo, antologico e fortemente legato alla biografia dell’autore, della produzione artistica di William Klein, cineasta, pittore, fotografo, scrittore e designer. La mostra sarà corredata di un sistema multimediale per meglio comprendere l’evoluzione artistica di Klein e sarà suddivisa in periodi che costituiranno i capitoli della stessa retrospettiva per meglio dare visione delle varie fasi della produzione dell’artista. Si partirà, cosi, con Astrazioni, il 1952 anno in cui Klein si trova a esporre al Piccolo Teatro, su invito di Giorgio Strehler e anno in cui affermerà la propria qualità di pittore realizzando diversi lavori e collaborando, su consiglio di Léger, con architetti del tempo, come un vero artista Quattrocentesco, proseguendo con New York, trionfale e proficuo ritorno nel 1954 nella sua città natia, a fianco della sua Leica, comprata con due obiettivi da uno dei fotografi di Magnum Photos, il celeberrimo Henri Cartier-Bresson, dove realizzerà un diario fotografico che lui dice essere stato realizzato “con un occhio americano e uno europeo”. Procediamo nella retrospettiva con lavori realizzati in grandi città internazionali dallo stesso Klein, da Roma a Mosca, da Parigi a Tokyo, non tralasciando il capitolo della Moda, ambito che Klein affronterà, su invito del direttore di Vogue America, Alexander Liberman, e in cui apporterà un nuovo concetto estetico della ripresa dei modelli e una tecnica innovativa e dirompente, utilizzando il teleobiettivo, il grandangolo e l’open flash. Contatto dipinti è un altro capitolo della lunga retrospettiva dedicata a William Klein, che torna a Milano dopo diversi decenni di assenza, l’ultima esposizione risale al 1952, in cui si potrà apprezzare la connessione tra pittura e fotografia attraverso i suoi provini a contatto dipinti. Chiuderà ABC il capitolo dedicato a Klein cineasta, iniziando con il suo primo film pop, Broadway by Light, 1958 anno di produzione, e alle differenti pellicole realizzate dall’artista su diversi temi e attraverso differenti stili.

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Articolo di Alessandro Rizzo

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