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CAMBIA LINGUA

Salvini Nero, all’asta ritratto pop dell’artista congolese

Matteo Salvini con la pelle nera e il collare da prete sullo sfondo delle parole di Bella Ciao. Questa l’opera provocazione di Luigi Christopher Veggetti Kanku, artista di origine congolese che da quando aveva 5 anni vive a Meda ed è quotatissimo a livello internazionale, opera che è stata messa all’asata sul sito www.salvininero.com e che ha già raggiunto 24 mila euro. La scadenza è il 1 febbraio quando l’opera verrà aggiudicata e il ricavato verrà tutto devoluto in beneficenza e per progetti artistici multiculturali. Salvini come l’ha presa? Su instagram ha ironizzato «Quasi quasi partecipo all’asta, L’arte (se è davvero arte) non ha confini». L’idea, in realtà, è geniale ma nello stesso tempo profonda: «La mia è una provocazione artistica per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema non tanto dell’immigrazione, ma della discriminazione attuata dal leader della Lega Nord. Tutto è partito dall’idea di prendere la foto scelta dallo staff di Salvini per i santini elettorali e renderla pop art ribaltandone il significato ed esprimendo un dissenso: Salvini ha sempre strumentalizzato i temi dell’immigrazione, delle differenze culturali o etniche e sociali per il suo unico fine ovvero ottenere consensi e potere, non davvero per occuparsi di quei problemi e anche la sua presunta “vicinanza” alla Chiesa è falsa ecco perché l’ho fatto diventare un prete», ha spiegato l’artista adottato da una famiglia di Meda 35 anni fa (oggi ha 40 anni) e totalmente autodidatta. «Sono un artista quotato a livello internazionale e sono il primo artista di origine africana professionista in Italia – ha aggiunto Luigi – io sogno che questo quadro possa essere replicato come le icone della pop art. la cosa incredibile è che la maggior parte della gente che sta rilanciando il prezzo dell’asta e che mi contatta fa parte del centro e del centrodestra; vuol dire che hanno capito qual è il vero messaggio dell’opera». Luigi è un artista molto quotato e nel 2002  i suoi quadri sono stati inseriti nel catalogo dell’Arte di Mondadori e Giuffrè editore, la sua arte classificata dai critici come neo impressionista e monocroma. Con la pubblicazione del catalogo e le prime mostre l’artista congolese-medese è arrivato alle gallerie d’arte più importanti e poi alle mostre su strada, fino ad esporre a New York, londra, Goteborg e Berlino. «Sono stato fortunato ad essere in Italia, un Paese che amo e che mi ha dato la possibilità di migliorare la mia condizione di vita e infine un Paese che sta diventando sempre più multiculturale e multietnico». Progetti per il futuro? «Ora sto lavorando su tre progetti diversi, ma per ora non posso dire di più».

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