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Prima che la vita cambi noi allo Spazio Forma Meravigli

Prosegue la mostra personale di Dino Fracchia I giorni del Parco Lambro. Continuous Days, Milano 29/5/1975 – 26/6/1976, curata da Matteo Balduzzi presso Forma Meravigli di Milano.

Giovedì 14 Luglio sarà proiettato il film in versione integrale di Felice Pesoli, Prima che la vita cambi noi, alle ore 18,30.

La proiezione del film sarà preceduta da un incontro con Matteo Guarnaccia, che introdurrà l’importante testimonianza di una cinematografia d’avanguardia e sperimentale, documentaristica e di ricerca sociale, quale quella condotta da Felice Pesoli, uno degli esponenti di spicco e riconosciuti attualmente come tra i più importanti del genere documentario.

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È il secondo incontro, quello dedicato al film Prima che la vita cambi noi, che si svolge, nell’ambito dell’interessante mostra, della serie “Io c’ero”, che ha garantito un approfondimento e una conoscenza più approfondita sul periodo e sul contesto sociale e culturale che ha fatto da cornice al celeberrimo avvenimento del Festival del Parco Lambro, quello della Gioventù Proletaria, quello in cui diverse fasce sociali e culturali di giovani generazioni si sono incontrate in lunghe giornate dedicate a riflessioni, a giochi, a confronti e all’ascolto di musiche sperimentali e innovative in una dimensione ideale di liberazione e di emancipazione della propria persona dentro un percorso collettivo.

L’opera di Felice Pesoli vuole affrontare il movimento giovanile, dando a esso una certa immortalità per la sua portata documentaristica e informativa, prima del Sessantotto, quella stagione in cui “capelloni” si incontravano e volevano sovveritre culturalmente l’ordine “patriarcale borghese”, rifiutando ogni impostazione familiaristica e procedendo verso un principio valoriale di liberazione e di rifiuto di “ogni costrizione e di ogni reperessione sessuale”.

La Prefettura, quella di Milano, era il 1967, considerava tali soggetti come “anarchici libertari” che praticavano la nonviolenza e propugnavano ogni forma di obiezione di coscienza, ma, in realtà, e qui si svolge la narrazione del film di Pesoli, volevano idealmente ispirarsi a ogni forma di rifiuto della violenza e a Marx preferivano la Beat Generation e il movimento Hippy.

Ricordiamo che la mostra di Dino Fracchia, I giorni del Larco Lambro, rimarrà disponibile allo Spazio Forma Meravigli di Milano fino all’8 Settembre e vede la promozione da parte della Fondazione Forma per la Fotografia e la realizzazione da parte della COLLI Independent Art Gallery (Roma), di VIAINDUSTRIAE (Foligno) e di A+M Bookstore (Milano).

Articolo di Alessandro Rizzo

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