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MILANO. L’INNOVAZIONE DIGITALE PER LA CULTURA

L’INNOVAZIONE DIGITALE PER LA CULTURA
Milano, prosegue nel mese di giugno e luglio la ricerca di MEET tra online e onsite per immaginare nuove prospettive post pandemia nell’ambito dell’innovazione culturale.
MEET, il centro di cultura digitale di Milano, si prepara ad un mese di iniziative per tornare con il tema innovazione digitale e cultura sulla ricerca di soluzioni creative per l’ecosistema culturale. Tre momenti di riflessione ancora esclusivamente online per parlare di musei, performing art e tecnologia: due incontri con ospiti di riconosciuta expertise internazionale e un laboratorio di design thinking articolato in tre sessioni.
Sarà Nancy Proctor, direttore del Peale Center for Baltimore History and Architecture e co-presidente Museums and the Web ad aprire l’11 giugno alle ore 17 la serie di appuntamenti Digital Innovation for Culture trasmessi in diretta dal sito di MEET (www.meetcenter.it) e sui suoi canali social. Proctor, una delle massime esperte al mondo nello studio dell’accessibilità del patrimonio artistico-culturale attraverso l’innovazione, proverà a darci il suo punto di vista
su cosa significa visitare un museo dopo l’emergenza Covid19. Insieme a lei tenteremo di rispondere agli interrogativi che premono sul comparto museale, uno tra i più colpiti dall’emergenza.
Quali opportunità il digitale mette a disposizione dei musei? Come coglierle? Come rendere sostenibili le attività museali se si andrà sempre più nella direzione dell’online?
A seguire il 18 – 23 giugno/ 2 luglio in collaborazione con l’Institute without Boundaries | George Brown College di Toronto la Virtual Charrette sul tema Performing arts nello spazio digitale. Il workshop online di progettazione partecipata, che unisce stakeholder con background diversi per trovare soluzioni di design in risposta a complesse sfide organizzative, cercherà di sviluppare idee insieme ai partecipanti in merito ai cambiamenti che il settore dello spettacolo dal vivo, uno dei più colpiti dalla situazione pandemica, può mettere in
atto attraverso le potenzialità del web e della trasformazione digitale con tutte le sue implicazioni.
Il 30 giugno alle ore 17 sarà la volta di Maurice Benayoun, media artist e interaction designer di base a Parigi e Hong Kong, con il suo intervento L’Arte di fare arte con le tecnologie digitali, sempre in streaming dal sito www.meetcenter.it . Pioniere della media art che pratica dalla metà degli Anni Ottanta, Benayoun utilizza vari media combinando spesso video, computer
grafica, realtà virtuale immersiva, Internet, performance, neuroscienze, stampa 3D e mostre interattive.

Per partecipare agli incontri è necessaria la registrazione al seguente link
https://www.meetcenter.it/it/digital-innovation-for-culture/
Cultura, arte, scienza e formazione non si sono fermate di fronte all’emergenza sanitaria, ma hanno cercato nuovi modi, avvalendosi della tecnologia digitale, per continuare a comunicare bellezza, informazione e spunti di riflessione per scenari futuri.
Il digitale però non è semplicemente un medium, ma è anche un linguaggio. La rete è lo spazio giusto per discussioni articolate? Può produrre pensiero “lento”? Il web sa essere un po’ più agorà e sempre meno arena? Per MEET la risposta è naturalmente sì, basta conoscere le regole e le eccezioni di questo linguaggio.
Ogni incontro online è, infatti, progettato e realizzato coniugando tecnologia e contenuti per offrire una proposta culturale coinvolgente e anche piacevole da guardare. Non è solo uno streaming, dietro quello che appare online c’è una regia curata quanto quella di una performance dal vivo con strumenti di audience interaction e social cast, ossia scouting e coinvolgimento del “pubblico” prima, durante e dopo ogni incontro.
“Andare in streaming o fare una diretta sui social non basta. Servono
competenze specifiche che non si improvvisano. MEET presenta un modello di
produzione culturale digital-first, ovvero un format nel quale il digitale è un
ambiente di divulgazione primigenio o non suppletivo – spiega Maria Grazia
Mattei, fondatrice e presidente MEET – Il nostro centro di cultura digitale fa
ricerca e vuole promuovere attività ed iniziative che aprano orizzonti e opportunità
alle istituzioni come musei, festival, teatri”.

MEET è il centro internazionale per la cultura digitale di Milano. Nato nel febbraio 2018 con il supporto di Fondazione Cariplo, MEET vuole contribuire a colmare il divario digitale italiano nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico.
MEET eredita il lavoro svolto a partire dal 2005 da da Meet the Media Guru, il ciclo di incontri dedicati all’innovazione che ha portato a Milano un centinaio di protagonisti del pensiero contemporaneo e della cultura digitale come Zygmunt Bauman, Manuel Castells, Lawrence Lessig, Paola Antonelli, Edgar Morin, Don Norman, Giorgia Lupi e molti altri.

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