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Milano Graphic Festival: il nuovo festival diffuso

Dedicato al graphic design, all’illustrazione e alle culture visive, il nuovo festival si terrà a Milano dal 25 al 27 marzo

Milano Graphic Festival, il nuovo festival diffuso

Tre giorni con oltre 80 appuntamenti – tra mostre inedite, workshop, talk, studio visit e performance – in tutta la città metropolitana a partire dagli hub di BASE Milano e Certosa Graphic Village in collaborazione con numerose istituzioni culturali e realtà milanesi, dai musei alle scuole, agli archivi, studi, gallerie d’arte e librerie.

Tra i protagonisti del Festival: Paola Antonelli, Luca Barcellona, Franco Achilli, Leonardo Sonnoli, Massimo Pitis, Mario Piazza, Armando Milani, Mario Cresci, Marta Sironi, Anna Steiner, Studio Mut, Studio FM, Claudia Neri, Ginette Caron, Luisa Milani, Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Alice Guarnieri, Paolo Tassinari, Loredana Bontempi, Daniela Piscitelli, Silvia Sfligiotti, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato, La Tigre, CamuffoLab, Zetalab e molti altri.

Un progetto promosso da SIGNS e prodotto da h+
a cura di Francesco Dondina

www.milanographicfestival.com

Al via da venerdì 25 marzo a domenica 27 marzo 2022 la prima edizione del Milano Graphic Festival (MGF), il nuovo festival diffuso dedicato al graphic design, all’illustrazione e alle culture visive promosso da SIGNS e prodotto da h+, a cura di Francesco Dondina, con il patrocinio di Comune di Milano, AIAP Associazione italiana design della comunicazione visiva, AGI Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano, ADI Associazione per il Disegno Industriale, ADI Delegazione Lombardia e Circuito Lombardo Musei Design.
Hub principali del Festival saranno BASE Milano, punto di riferimento per l’innovazione e la contaminazione culturale situato in zona Tortona, e Certosa Graphic Village, nuovo spazio dedicato alla creatività che, in occasione del Festival, prenderà vita nel Certosa District, il quartiere nella zona nord-ovest di Milano attualmente al centro di una vivace rinascita, che da polo di produzione si sta trasformando in distretto dell’innovazione popolato da industrie creative e aziende innovative in rapida crescita.
Diffuso in tutta la città metropolitana, Milano Graphic Festival coinvolgerà inoltre importanti istituzioni milanesi – come ADI Design Museum, Mudec, Castello Sforzesco, MUBA – Museo dei Bambini Milano, Casa degli Artisti, Società Umanitaria, Fondazione Sozzani – e numerose realtà come scuole, studi privati, librerie, archivi e gallerie d’arte.
Sarà una grande festa aperta a tutti, non solo agli addetti ai lavori, che condurrà studenti, cittadini, curiosi e appassionati alla scoperta della grafica e dell’illustrazione con un ampio calendario di oltre 80 appuntamenti in presenza – fra mostre, incontri, workshop, talk, open studio e performance – in compagnia di importanti nomi del settore come Paola Antonelli, Luca Barcellona, Franco Achilli, Leonardo Sonnoli, Massimo Pitis, Mario Piazza, Armando Milani, Mario Cresci, Marta Sironi, Anna Steiner, Studio Mut, Studio FM, Claudia Neri, Ginette Caron, Luisa Milani, Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Alice Guarnieri, Paolo Tassinari, Loredana Bontempi, Daniela Piscitelli, Silvia Sfligiotti, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato, La Tigre, CamuffoLab, Zetalab e molti altri.

BASE e Certosa District, e poi il Castello Sforzesco, il MUBA, l’ADI Design Museum, Casa degli Artisti e altri spazi ancora: arte e cultura continuano ad accendere quartieri diversi di Milano, coinvolgendo istituti pubblici e privati in una collaborazione reciproca che valorizza l’intera città – dichiara l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -.

La grafica, intesa come segno, sta alla base di qualunque opera d’arte, dall’oggetto di design alla street art fino al grande olio su tela. Milano Graphic Festival ci offrirà la possibilità di compiere un viaggio nel mondo della cultura visiva, nella sua storia più recente e nelle prospettive future, coinvolgendo musei e librerie, gallerie e studi privati, e permettendoci di approfondire moltissimi aspetti della creatività contemporanea”.

Milano Graphic Festival ha riscosso sin dal primo momento grande favore da parte della città e dei principali interlocutori coinvolti come i musei, le istituzioni, le imprese, le scuole, le università, le associazioni, la comunità del design e le tante realtà culturali milanesi, nazionali e internazionali che abbiamo invitato.

Un progetto cresciuto giorno dopo giorno grazie al contributo e alla generosità di tutti coloro che, già in occasione di questa prima edizione, hanno deciso di sostenerlo e di partecipare attivamente alla sua costruzione.

Un’iniziativa condivisa che ha come missione quella di portare il pubblico ad acquisire sempre maggior consapevolezza del valore e dell’efficacia del linguaggio visivo che, attraverso il progetto grafico e l’immagine, parla al cuore delle persone in maniera immediata e si fa strumento di riflessione, di aggregazione e di cambiamento, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo nel quale la comunicazione in tutte le sue forme deve tornare ad essere il principale strumento di confronto tra le persone, le comunità e le nazioni del nostro pianeta”, dichiara Francesco Dondina, curatore del Milano Graphic Festival.

La grafica è dappertutto, fa parte della nostra quotidianità, rappresenta il passato e il futuro, è un importante strumento di riflessione che ha contribuito e contribuisce a costruire l’identità e la cultura di un Paese.

Partendo da una necessaria riflessione sul ruolo e sulle responsabilità del visual design ai giorni nostri, con un occhio sempre attento alle tradizioni storiche, obiettivo di Milano Graphic Festival è quello di portare il mondo delle comunicazioni visive all’attenzione del grande pubblico, cercando di costruire ponti e sinergie tra mondi e ambienti diversi sia nell’ambito del mercato che in quello della formazione, con un approccio inclusivo.

Per questo motivo MGF presenta un palinsesto diversificato pensato per poter coinvolgere un pubblico ampio e approfondire il ruolo sempre più decisivo che la grafica sta assumendo ai nostri giorni, quale strumento di cambiamento e rappresentazione della città in trasformazione.

La prima edizione di Milano Graphic Festival prenderà il via venerdì 25 marzo a BASE Milano, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, con “Il paradigma di Wassily. Stati Generali delle Scuole e Università di Comunicazione Visiva italiane”, la prima assemblea delle scuole e università di visual design, a cura di Franco Achilli.

A partire dalle ore 10.00, per la prima volta docenti e studenti di 21 centri di formazione di tutto il Paese metteranno a confronto in un dibattito pubblico, le diverse visioni e gli ideali di formazione.

Sarà un momento importante per riflettere sui cambiamenti avvenuti nel corso dell’ultimo decennio, non solo nelle professioni legate alla progettazione grafico-visuale ma più in generale nei profili degli “specialisti” nella società dell’era della globalizzazione.

Tra gli eventi da non perdere del primo giorno del Festival: il live painting di Luca Barcellona, calligrafo di fama mondiale, che, a partire dalle ore 15.30 al Certosa Graphic Village, realizzerà un’opera dedicata alla città di Milano.

Sabato 26 marzo gli appuntamenti del Festival proseguono con l’incontro “Fisso l’idea” con Leonardo Sonnoli in programma alle ore 15.00 al Castello Sforzesco durante il quale il graphic designer presenterà un lavoro inedito dedicata a Marcello Dudovich, tra le più importanti figure del moderno cartellonismo pubblicitario italiano, le cui opere sono custodite nell’archivio Bertarelli.

A seguire alle ore 18.30 presso Certosa Graphic Village Paola Antonelli, direttore della Ricerca e Sviluppo e Senior Curator della sezione architettura e design del Museum of Modern Art di New York, sarà protagonista di un incontro incentrato sul ruolo e le responsabilità dei designer, soprattutto – ma non soltanto – nel campo di quella che una volta veniva chiamata grafica, e che ora è comunicazione visiva, design dell’informazione, delle interfacce e delle interazioni.

Per l’intera durata del Festival il pubblico avrà la possibilità di visitare una serie di mostre dedicate al mondo del visual design. A partire da BASE Milano dove SIGNS – l’osservatorio permanente sul visual design che coinvolge oltre 100 progettisti e studi grafici italiani – presenta la mostra “SIGNS. Grafica Italiana Contemporanea (Edizione 2022)”, a cura di Francesco Dondina, secondo capitolo dell’omonima esposizione tenutasi sempre all’ex Ansaldo a fine 2016.

Affiancando nomi autorevoli e giovani promettenti di 25 studi grafici italiani, l’esposizione SIGNS intende offrire uno spaccato sullo stato della grafica e del design della comunicazione italiana, per mostrare come questo goda di ottima salute, sulla scia della sua grande tradizione storica ma sempre capace di rinnovarsi e confrontarsi con il panorama internazionale.

Tra gli autori in mostra: Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Paolo Tassinari, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato, La Tigre, Camuffo Lab, Zetalab, Mario Cresci, Studio Mut, Francesco Messina, Rovai Weber, Carmi e Ubertis, GR Associati e molti altri. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 3 aprile 2022. Il catalogo sarà realizzato da Silvana Editoriale, presente al Milano Graphic Festival con due bookshop allestiti presso gli hub principali.

Al Certosa Graphic Village, nuovo spazio performativo temporaneo di 3.000 mq dedicato alla creatività contemporanea, sarà possibile visitare la mostra “Generazione YZper la quale 10 designer under-30 lavoreranno a un progetto speciale di grafica urbana nel quadro di un più ampio programma di riqualificazione e rigenerazione promosso da Certosa District.

Domenica 27 marzo alle ore 18.00 si terrà la cerimonia di premiazione durante la quale si decreteranno i lavori più meritevoli che vedranno una futura realizzazione all’interno del quartiere.

Gli spazi del Certosa Graphic Village ospiteranno inoltre la mostra “Neologia” a cura di Graphic Days® che ha selezionato 100 lavori di visual designer under 30 nelle categorie Motion Graphic, Poster Design, Editorial Design, GIF e quella dedicata alla rivista indipendente “Frankenstein Magazine”, insieme alle esposizioni sui maestri della grafica, come “John Alcorn ideogrammi indelebili, la prima retrospettiva in Italia dedicata al grafico statunitense John Alcorn, incentrata sui lavori realizzati dagli esordi agli anni 70 in America e in Italia, a cura di Marta Sironi in collaborazione con Stephen Alcorn, e la mostra “La grafica che resiste.

Albe e Lica Steiner tra professione e impegno civile” che racconta il lavoro del designer italiano Albe Steiner attraverso i suoi manifesti più rappresentativi, a cura di Studio Origoni Steiner. Al Certosa Graphic Village si terrà anche la mostra “Wired Italia – a cura di Massimo Pitis, Federico Ferrazza, Francesco Dondina e Franco Achilli – che presenterà alcuni tra i migliori elaborati degli studenti delle principali scuole di visual design italiane che hanno partecipato al contest per illustrare il tema “Costruire il Futuro” nella copertina di Wired, in occasione dell’uscita del n. 100 del magazine.

ADI Design Museum proporrà al pubblico “Campo Grafico 1933/1939 – Nasce il visual design, la mostra a cura di Associazione Campo Grafico che, alla vigilia dei 90 anni dalla pubblicazione della storica rivista, espone in anteprima tutti i 66 numeri di “Campo Grafico”, un fenomeno culturale riconosciuto a livello mondiale, mentre alla Fondazione Sozzani sarà possibile visitare la mostra “Hyperillustrations di François Berthoud realizzata in collaborazione con Bulgari.

Il Festival sarà caratterizzato da una serie di argomenti trasversali che saranno occasione di confronto e di dibattito: il rapporto tra graphic design e social media, al centro del workshop “Instagram e creatività: 10 profili che vale la pena conoscere” (BASE, 25 marzo 18.30) – a cura di Instagramers Milano e con Orazio Spoto – durante il quale saranno esplorati 10 profili di creativi, fra grafici, illustratori e non solo, che si distinguono per la loro idea di progetto e di creatività; il tema del city branding, protagonista del talk in lingua inglese dedicato al city branding “Innovative Cities. Using Branding to Drive Narrative and Shift Perspective (Certosa Graphic Village, 25 marzo) con gli interventi di Michael Phillips, Presidente di Jamestown e Thierry Brunfaut, Partner & Executive Creative Director dello studio Base Design; la rigenerazione urbana e la sostenibilità al centro della mostra open-air “Progetto Scuole 1 km di biodiversità” promossa da Hines in collaborazione con l’Istituto Comprensivo San Giuseppe Calasanzio e a cura dell’illustratrice Camilla Falsini nell’area ex Trotto; una riflessione sull’identità di genere nell’ambito del visual design con due appuntamenti promossi da AWDA (Aiap Women in Design Award), premio internazionale rivolto alle donne che si occupano di design della comunicazione visiva: il talk “Uncover” (26 marzo, ore 15.00) e la mostra “Volti, Voci, Mani” che ruotano attorno ai temi del design, dei diritti, del lavoro femminile, entrambi in programma a BASE.

Sempre negli spazi dell’ex Ansaldo la libreria SpazioB**K proporrà un talk per riflettere sulle pratiche che mettono in discussione discriminazioni e privilegi all’interno del graphic design contemporaneo.

Da segnalare tra le altre iniziative: la lecture “La M con le corna al Mudec di Milano per raccontare l’identità visiva del Museo a cura di Studio FM con Marina Pugliese; la presentazione del libro “Marchi, tutto quello che è utile sapere con Geppi De Liso, Mario Cresci e Mario Piazza al Castello Sforzesco; il workshop sensoriale “The Type Spirit” a BASE Milano, a cura di Zetafonts, proporrà al pubblico un’esperienza sinestetica alla scoperta di 5 signature-cocktail ispirati alle caratteristiche di 5 diversi font; la presentazione del libro “Identità Olivetti. Spazi e linguaggi 1933-1983” a BASE Milano, che racconta l’evoluzione dell’identità visiva dell’azienda; la portfolio review da parte di esperti del settore come Massimo Pitis, Zetalab e La Tigre in programma alla Casa degli Artisti e l’annuncio dei vincitori del contest (aperto fino al 20 marzo) lanciato da Hoepli rivolto a grafici under 30 per selezionare nuove figure che avvieranno una collaborazione con l’editore

Anche i più piccoli potranno avvicinarsi al mondo della grafica grazie alle iniziative proposte dal MUBA – Museo dei Bambini Milano, come il workshop “La grafica in scatola e gli incontri “La grafica che parla al bambino che c’è in ognuno di noi a cura di Ginette Caron e Eco Humanity a cura di Armando Milani.

MGF sarà inoltre un’occasione unica per scoprire alcuni archivi e collezioni storiche legati al mondo della grafica e ai suoi protagonisti solitamente chiusi al pubblico, come l’Associazione Giancarlo Iliprandi che, sabato 26 e domenica 27 marzo, aprirà il suo storico archivio per far conoscere più da vicino l’opera di uno dei maestri della grafica italiana e assaporare l’atmosfera di uno studio professionale degli anni settanta, l’Archivio Armando Milani e l’Archivio Origoni Steiner che durante il weekend organizzeranno delle speciali visite guidate nelle loro sedi o, ancora, l’apertura straordinaria del Museo Collezione Branca.

Arricchiranno il palinsesto gli open studio di jekyll & hyde, OH working, studio òbelo, Parco Studio e Gallery, Studio FM Milano, Studio Maurizio Milani, Zetalab che apriranno le loro porte al pubblico; workshop e talk organizzati dalle scuole della città tra le quali Arte&Messaggio, CFP Bauer, IED Milano, Piazzale dello Sport e Raffles Milano; le mostre e gli incontri presentati dalle gallerie d’arte, come Antonia JannoneAntonio Colombo Arte ContemporaneaMeme GalleryNuages e e le diverse iniziative ospitate presso alcune realtà cittadine legate al settore, tra le quali Bonvini 1909, Paper&People, Milan Icons, Nava Design e Pasticceria Cucchi, quest’ultima con la mostra “Manifesti Poetici” di Moreno Gentili.

Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.milanographicfestival.com, dove è inoltre possibile prenotare la propria partecipazione ad alcuni degli appuntamenti.

SIGNS
Nato nel 2016 dal graphic designer e curatore Francesco Dondina e dall’agenzia di comunicazione e produzione h+ per fare il punto sulla grafica italiana contemporanea con l’omonima mostra, primo capitolo di successo di una più ampia esperienza espositiva, SIGNS è oggi un osservatorio permanente di ricerca e promozione, orientato a favorire la conoscenza e la divulgazione del design della comunicazione, dell’illustrazione e delle culture visive italiane.

È anche un “archivio” del contemporaneo, una piattaforma in divenire che coinvolge più di 100 studi e professionisti, differenti per età, linguaggi e cultura, formando un ampio network sul territorio nazionale e una comunità aperta, dove i designer e il pubblico possono trovare uno spazio di dialogo, discussione e confronto.
Accapiù
Agenzia di comunicazione e produzione integrata, che si occupa di brand strategy, festival ed eventi diffusi, campagne e activation territoriali e comunicazione strategica online e offline. Costruisce esperienze e contenuti non convenzionali in grado di unire mondi diversi: pubblico e privato, territoriale e digitale, mondo corporate e istituzioni, mondi dell’arte, del design e della cultura con quello del marketing.

Gestisce e coordina l’intero processo di organizzazione eventi; dallo sviluppo della creatività alla costruzione della strategia, dalla creazione di campagne alla produzione esecutiva di eventi. Nella comunicazione spazia dall’attività di digital marketing alla produzione di video e contenuti istituzionali.
Francesco Dondina
Visual designer, docente e curatore, nel 1986 ha fondato lo studio Dondina Associati, orientato alla brand identity e al design della comunicazione. Ha insegnato per quindici anni al Cfp Bauer – ex Umanitaria e al Politecnico di Milano.

Attualmente tiene corsi di cultura visiva e progettazione alla Raffles Milano. Nel 2009 ha scritto un libro-intervista con Bob Noorda, pubblicato in una nuova edizione da Lazy Dog Press nel 2021.

Nel 2015 ha ideato il ciclo di conferenze Graphic Design Lectures al Castello Sforzesco e nel 2016 ha curato SIGNS negli spazi di Base, progetto permanente rivolto alla promozione della cultura visuale in Italia. Compasso d’Oro Adi 2020 / Menzione d’Onore per il progetto “Colin, no news good news” edito da Rizzoli.

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