fbpx
CAMBIA LINGUA

Milano celebra i novant'anni di Arnaldo Pomodoro partendo da Palazzo Reale

Arnaldo Pomodoro compie novant’anni e in occasione di questo importante anniversario Milano ha voluto dedicare al grande artista una personale, antologica, coinvolgendo più luoghi suggestivi, templi dell’arte e dell’architettura urbanistica, del capoluogo lombardo: un’esistenza dedicata interamente all’arte e alla composizione estetica è quella di Arnaldo Pomodoro ed è tale che non è scindibile dalla città di Milano. La mostra, aperta al pubblico dal 30 Novembre al 5 Febbraio, è curata da Ada Masoero e vede la propria sede principale espositiva a Palazzo Reale, in quella stessa Sala delle Cariatidi in cui Picasso espose nel 1950 con il suo capolavoro per antonomasia, Guernica: è nella stessa prestigiosa sala che Milano vuole dare inizio a un itinerario conoscitivo delle opere di Arnaldo Pomodoro, esponendo al pubblico una trentina di sculture realizzate dal maestro dal 1955 ai nostri giorni. La mostra è organizzata dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro e da Palazzo Reale e vede l’attiva collaborazione, un lavoro in sinergia molto proficuo, di Mondo Mostre Skira.

La mostra vede la promozione da parte del Comune di Milano-Cultura e la entusiastica partecipazione dello stesso autore, Arnaldo Pomodoro, che ha avuto modo di considerare la sua personale diffusa per la città come una dedica al lavoro da lui svolto e come “motivo di grande gioia e profonda soddisfazione”: soddisfazione per la mostra diffusa nella città è stata espressa anche dallo stesso Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, il quale ha sottolineato come la personale sia articolata in diversi spazi e luoghi di Milano, pubblici e privati, proprio perchè è la stessa produzione artistica di Arnaldo Pomodoro che richiede un simile allestimento. La produzione di Arnaldo Pomodoro è fatta di vari progetti e di opere monumentali nella loro portata e impatto, tali da richiedere una distribuzione in diverse sedi, vedendo la Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale come “cuore di questa mostra ‘diffusa’”, come ha voluto ribadire lo stesso assessore. Possiamo dare uno sguardo, anticipandole, alle opere che sono presenti lungo il percorso antologico dell’artista: si parte con i bassorilievi degli anni Cinquanta in piombo, argento e cemento, esemplari sono la Colonna del viaggiatore e la Grande tavola della memoria, opere, queste, che interpretano il sengo e il tocco dell’artista, definendo in materico concetti e messaggi poetici, si procede con le forme geometriche di lucido bronzo squarciate e corrose, lavori che testimoniano il lato suggestivo della composizione estetica e della ricerca artistica che sussiste in tutto il percorso della produzione di Arnaldo Pomodoro, e si giunge alle celebri Sfere, ai Cippi, a Le battaglie in fiberglass e polvere di grafite, che diventano la parte principale che simboleggiano il concetto esistenziale dell’arte di Pomodoro, la materia diventa magma e nella sua fluidità comporta un’immagine allegorica della vita come espressione di contrasti e come un divenire incessante di emozioni e di tensioni. Iniziamo, pertanto, l’itinerario lungo la personale di Arnaldo Pomodoro, vedendo le varie sedi e situazioni in cui diverse sue opere sono presenti e allestite: l’opera composita scultorea The Pietrarubbia Group sorgerà in piazzetta Reale, un assemblaggio di più materiali ed elementi e che vede una composizione distribuita nel tempo, il lavoro è iniziato nel 1975 e ha visto un impegno fino al 2015, omaggio a Pietrarubbia nel Montefeltro, borgo a cui l’autore è particolarmente affezionato, metafora di un luogo immaginario, aspaziale e atemporale. Il Museo Poldi Pezzoli renderà disponibile la Sala del Collezionista per dare risalto al percorso di Arnaldo Pomodoro quale scenografo e autore di diversi lavori per il teatro, passione che caratterizza fortemente la personalità dell’autore, tramite l’allestimento di sedici teatrini: dal 1982 al 2009 vediamo, infatti, Pomodoro realizzare splendide scenografie per opere liriche, per prosa contemporanea, per spettacoli musicali e per tragedie messe in scena, potendo anche visitare e contemplare nella stessa sede la Sala delle Armi, restaurata e illuminata da nuove disposizioni di fonti di luce, progettata dallo stesso Pomodoro nel 2000. Il confronto tra opera scultorea, ambiente circostante e architettura va in scena alla Triennale di Milano e alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Via Vigevano a Milano tramite una serie di progetti, quattro, “visionari”, documentati attraverso maquettes, disegni e fotografie, progetti che rappresentano l’idea artistica di Arnaldo Pomodoro e che danno visione di una territorialità come paesaggio fatto di componenti sociali, culturali e civili, segmenti fondamentali della vita quaotidiana e delle esistenza umane: parliamo, pertanto, del Simposio di Minoa a Marsala, in Sicilia e del Carapace, la Cantina delle Tenute Lunelli a Bevagna, in Umbria, già presentati in Triennale, con la cura di Aldo Colonetti; del monumento di Pietrarubbia e del progetto per il nuovo Cimitero di Urbino, presente in Fondazione, con la cura di Ada Masoero.

Il Grande Disco, opera scelta dai milanesi per quest’anno, raffigura la città e vede la sua collocazione in Piazza Meda, mentre di fronte al Piccolo Teatro si troverà la Torre a spirale: Ingresso nel labirinto, un’area di circa 170 mq, collocato nei sotterranei dell’edificio ex Riva Calzoni di via Solari 35, già sede espositiva della Fondazione, sarà visibile attraverso il progetto presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Reale, curato da Eugenio Alberti Schatz, firmato da Oliver Pavicevic per la navigazione e ricostruzione degli ambienti e da Steve Piccolo per i suoni, e vede il contributo di The Secular Society. I visitatori della mostra potranno, così, immergersi in modo virtuale nel Labirinto per tutto il periodo di durata della mostra, vivendo un’esperienza completa fatta di sensazioni e di emozioni attraverso ricettori multisensoriali che si estendono nello spazio e nel tempo.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

La mostra prevede anche un intervento didattico curato dalla sezione didattica della Fondazione Arnaldo Pomodoro con il contributo di ADMaiora, con il sostegno EasyReading Multimedia e con la collaborazione di Blazing Strategies International ltd. Arnaldo Pomodoro si confronta con gli stili, le poetiche e le espressioni ideali dei movimenti culturali artistici a lui contemporanei, rilevandone i rapporti tra l’autore con le correnti artistiche in una rassegna di appuntamenti e di incontri con lo stesso artista.

Articolo di Alessandro Rizzo

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×