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La periferia vivace: il caso di Zoia Officine Creative.

Una delle caratteristiche della città di Milano è sempre stata l’attenzione verso i temi sociali, l’accoglienza e l’apertura verso le nuove idee ed energie.

E’ noto l’impegno delle ultime amministrazioni comunali nei confronti di temi complessi e sensibili come la situazione delle periferie; in questi anni sono stati proposti e portati avanti diversi interventi anche da parte di cooperative con il supporto del Comune.

E’ il caso di Zoia Officine Creative, realtà esistente da due anni, situata al piano terra di un complesso di social housing, realizzato dalle cooperative Solidarnosc e Ferruccio Degradi, tra via Fratelli Zoia e via Pio II, a due passi da San Siro: si tratta di quattro laboratori creativi composti da scenografe e costumiste teatrali– LeLabò -, una galleria d’arte – Zoia – Galleria d’arte contemporanea – un liutaio – G-Major – e due architette – L’Architettura è Servita -. 

Ognuna delle Officine, oltre alla propria professione, organizza, per il condominio di cui fa parte e per il quartiere, attività che rappresentino una occasione quotidiana per creare relazioni, sviluppare nuove energie, sinergie e progetti.

Sono nati così, anche dalle richieste dirette di alcuni abitanti, laboratori, corsi e concorsi per bambini e adulti: nella Galleria d’arte, che ospita mensilmente ricercate mostre di arte contemporanea, si tengono corsi di disegno e pittura, di musicoterapia e viene proposto un ricco programma di visite guidate a mostre e musei. Da LeLabò si impara a cucire, a fare l’uncinetto e la maglia e si realizza una mappa – arazzo di Milano, con la zona 7 al centro. Possono contribuire tutti coloro che abbiano voglia di sperimentare varie tecniche tessili, dal ricamo al patchwork, cucito, maglia, uncinetto e rammendo.

La liuteria, oltre a riparare strumenti, insegna anche a costruirli: è l’attività proposta in questi anni la domenica mattina e che attira numerosi curiosi e musicisti. Vengono promossi anche corsi più specifici, come quello di Home Recording, che verrà presentato giovedì 27 ottobre presso spazio Teatro 89.

Le architette, infine, propongono sportelli di consulenza, corsi di Feng Shui, conferenze di architettura per tutti e laboratori di riciclo per realizzare complementi di arredo.

Dalle affinità che accomunano le Officine, sono nati, inoltre, progetti che superano le specifiche competenze, anche con il contributo di abitanti del condominio, del quartiere e della cooperativa Noicoop, che ha messo a disposizione alcuni spazi all’interno del complesso: corsi di yoga e pilates, un orto condominiale sul terrazzo, gruppi di acquisto solidale e dei mercatini di swap sono alcune delle attività che hanno più seguito.

La città e le periferie si animano, dunque, non solo attraverso progetti importanti, come il Mercato di Lorenteggio o Base, ma anche grazie alle risorse di realtà meno note, ma altrettanto necessarie.

Articolo di Cecilia Canzian

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