Un antico proverbio ricorda che gli artisti sono come gli uccelli migratori, usano i rami per costruire i loro nidi ovunque volino. Il 21 giugno 2021 Tang Ming, noto artista cinese di Land Art, ha completato la serie di opere “Above the Ruins” , sul rapporto tra l’uomo e la natura. Nel concetto di rovine, Tang Ming non vede riferimenti alla storia dell’arte, né sovrastrutture culturali, ma le considera come una via di fuga, un luogo dove tirar fuori il proprio dolore. Tra le rovine l’uomo può sentire il proprio respiro, l’odore di cose ammuffite come dei sentimenti sepolti. Qui le persone possono rilassarsi completamente senza mostrare il vero corpo e l’anima, si ritorna tutti allo stadio zero. Qui si può riflettere sul comportamento umano, e si può scoprire il proprio Io.
Il concetto creativo di Tang Ming in questa serie è autentico, sorprendente.
Le rovine diventano luogo per esibizioni delle anime, dove c’è spazio per tutti; qui si può trovare speranza nella decadenza e luce nell’oscurità. Non vi sono barriere, né identità, non vi sono confini, non vi è un inizio, né una fine.
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