CAMBIA LINGUA

Ponte sullo Stretto, via libera definitivo dal Ministero dell’Ambiente: ora la parola al Cipess.

Matteo Salvini esulta per un “passo avanti straordinario”, ma infuriano le polemiche ambientaliste e si riaccende il dibattito sui controlli antimafia. L’opera è ora attesa all’esame del Cipess: cantieri possibili già dall’estate.

Ponte sullo Stretto, via libera definitivo dal Ministero dell’Ambiente: ora la parola al Cipess.

Matteo Salvini esulta per un “passo avanti straordinario”, ma infuriano le polemiche ambientaliste e si riaccende il dibattito sui controlli antimafia. L’opera è ora attesa all’esame del Cipess: cantieri possibili già dall’estate.

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina compie un passo decisivo verso la realizzazione. Il Ministero dell’Ambiente, attraverso la Commissione tecnica di valutazione VIA-VAS, ha dato parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), autorizzando di fatto il proseguimento dell’iter autorizzativo. Un passaggio atteso da settimane, che apre ufficialmente le porte alla fase operativa del progetto.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito l’approvazione “una notizia di straordinaria importanza” e “un altro fondamentale passo in avanti” verso la concretizzazione dell’opera simbolo del governo. Salvini, che ha rilanciato il progetto nel 2023 dopo anni di stop, ha ribadito l’obiettivo di far partire i cantieri entro l’estate 2025, parlando di “operai al lavoro per la precantierizzazione già nei prossimi mesi”.

Le prossime tappe: attesa per il Cipess e informativa alla UE

Ora la documentazione approvata verrà trasmessa al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), che potrebbe riunirsi già nelle prossime settimane per dare il via libera finale. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipess, Alessandro Morelli, ha confermato che “una volta ricevuta la proposta di delibera dal Mit, il percorso burocratico potrà chiudersi rapidamente”.

Parallelamente, il governo dovrà informare la Commissione Europea circa il rispetto delle direttive UE sulla valutazione di impatto ambientale e sulla conservazione degli habitat naturali, come previsto dalla direttiva Habitat.

Il nodo ambientale e le accuse di forzatura

Ma l’ok della Commissione VIA-VAS non ha placato le polemiche. Il deputato Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra, Europa Verde) ha annunciato esposti all’Unione Europea e alla magistratura, definendo l’approvazione “un blitz contro il diritto europeo”. Secondo Bonelli, la Commissione avrebbe eluso la direttiva Habitat approvando l’autorizzazione ambientale senza pretendere modifiche al progetto né verificare l’effettiva assenza di alternative meno impattanti.

Sulla stessa linea il Wwf, che in una nota ha denunciato la “perdita del ruolo di terzietà del Ministero dell’Ambiente”. Secondo l’associazione ambientalista, la Commissione avrebbe concesso il via libera pur in assenza di diversi approfondimenti richiesti in materia di biodiversità, monitoraggi marini e specie migratorie. “Un atteggiamento che trasforma un organo tecnico in uno strumento politico”, ha affermato l’organizzazione.

Legalità e trasparenza: il piano anti-mafia e il giallo Quirinale

L’altro fronte caldo riguarda la legalità degli appalti. Salvini ha annunciato un piano anti-mafia condiviso con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che prevede misure specifiche già dalla fase degli espropri. Tuttavia, il Quirinale ha sollevato dubbi su una norma introdotta all’ultimo minuto nel decreto Infrastrutture, che avrebbe permesso deroghe al Codice antimafia attraverso una procedura speciale già usata solo in contesti eccezionali come terremoti e Olimpiadi.

“La norma non era contenuta nel testo originario inviato al Quirinale”, ha chiarito il Colle, sottolineando che le leggi ordinarie già garantiscono controlli efficaci. Il Mit ha poi precisato che, in fase di conversione, si auspica un rafforzamento delle norme esistenti.

Sismicità e sicurezza: l’Ingv pronto a collaborare

Intanto, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha manifestato disponibilità a collaborare per approfondire gli studi sulla sismicità dell’area dello Stretto. Il tema della resistenza del ponte ai terremoti rappresenta infatti uno dei principali punti di attenzione, considerando l’elevata attività sismica della zona.

Svolta storica tra esultanze e nuove battaglie

Il via libera definitivo del Ministero dell’Ambiente segna un passaggio storico per il Ponte sullo Stretto, un’opera che da decenni divide la politica e l’opinione pubblica italiana. Se da un lato il governo e la società Stretto di Messina esultano per l’accelerazione dei tempi, dall’altro si intensificano le voci critiche sul rispetto delle normative europee e sulla tutela dell’ambiente.

Il dossier ora passa al Cipess e a Bruxelles. L’avvio dei cantieri è previsto entro l’estate 2025, ma la battaglia politica e legale intorno all’opera è tutt’altro che conclusa.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×