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Legambiente ha presentato il rapporto “Mare Mostrum” denunciando la situazione delle acque del mare e delle coste italiane nel 2022

Cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo mettono sotto scacco il mare italiano e le aree costiere. Legambiente chiede l’intervento del Governo.

Legambiente ha presentato il rapporto Mare Mostrum denunciando la situazione delle acque del mare e delle coste italiane nel 2022

Cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo mettono sotto scacco il mare italiano e le aree costiere. Legambiente chiede l’intervento del Governo.
Sono 19.530 i reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste italiane. Nell’elenco descritto meticolosamente nel rapporto presentato da Legambiente troviamo cementificazioni illegali, inquinamento, mala depurazione e pesca di frodo. I dati denunciano una crescita importante dell’illegalità ambientale lungo nei mari e lungo le coste italiane. Il rapporto specifica come, proporzionalmente cresce anche l’attività di monitoraggio attuata dalle Capitanerie di porto e dalle forze dell’ordine, precisandone le spese economiche. Annualmente i numeri del rapporto “Mare Monstrum” restituiscono una proiezione dei principali fenomeni di aggressione delle regioni costiere.

Nel 2022 sono stati registrati 19.530 reati ambientali, con un incremento del +3,2% rispetto al 2021, e di illeciti amministrativi (44.444), cresciuti del 13,1%. Il dato più preoccupante riguarda il ciclo illegale del cemento che rappresenta il 52,9% dei reati (10.337). Il report dichiara che la cementificazione illegale è causata da cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche e dall’abusivismo edilizio. Ulteriori dati rilevanti, oltre la cementificazione illegale, sono descritti correlati a diversi fenomeni d’illegalità come la mala-depurazione e lo smaltimento dei rifiuti che Legambiente classifica alla voce del “mare inquinato” con 4.730 illeciti penali e dalla pesca di frodo, con 3.839 reati. L’elenco dettagliato di infrazioni, percentuale di crescita e gravosità sulle acque e le coste italiane, è stato riportato nel rapporto. Sommando reati e illeciti amministrativi in Italia è stata accertata, grazie ad oltre un milione di controlli e agli appalti illegali nelle opere pubbliche una media di 8,7 infrazioni per ogni km di costa una ogni 115 metri.

Legambiente non si è limita a denunciare i dati. Nel rapporto sono state descritte otto proposte di Legambiente al Governo per intervenire a tutela del patrimonio ambientale dei mari e delle coste, alcune tra queste prevedono le demolizioni affidate ai Prefetti delle case abusive, gli investimenti sui depuratori e la lotta alla pesca illegale. Il quadro complessivo sarà sottoposto all’attenzione del governo al fine di richiederne l’intervento.

 

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