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Agrigento, 47 persone denunciate per traffico e smaltimento illecito di rifiuti: sequestrati mezzi e documenti

Maxi operazione del Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri: telecamere nascoste, incendi di materiali pericolosi e sequestri dopo mesi di monitoraggio ambientale

Agrigento, 47 persone denunciate per traffico e smaltimento illecito di rifiuti: sequestrati mezzi e documenti

Una vasta attività di contrasto ai reati ambientali ha portato i militari del Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Agrigento a deferire 47 soggetti per abbandono, gestione illecita, traffico, ricettazione e combustione illecita di rifiuti. Un’operazione complessa, nata nell’ambito dei controlli mirati voluti dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento e coordinata dalla Procura della Repubblica.

L’indagine ha preso forma grazie a un primo monitoraggio dall’alto effettuato con il supporto del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo. Le aree più critiche sono state individuate, fotografate e georeferenziate dall’elicottero, quindi segnalate all’Autorità Giudiziaria, che ha disposto l’installazione di telecamere per un controllo costante.

I filmati hanno documentato numerosi episodi di abbandono e smaltimento illecito, con diversi livelli di gravità. Oltre ai classici lanci di sacchetti o buste, i militari hanno scoperto scarichi con mezzi pesanti contenenti materiali di risulta provenienti da ristrutturazioni e demolizioni, che avrebbero dovuto essere smaltiti in discarica secondo le procedure di legge. Una pratica che garantisce un ingiusto profitto a chi la compie, a danno dell’ambiente.

Agrigento, 47 persone denunciate per traffico e smaltimento illecito di rifiuti sequestrati mezzi e documenti

Ancora più grave la presenza di rifiuti speciali e pericolosi, tra cui cassoni e pannelli in eternit, abbandonati consapevolmente in violazione del Testo Unico Ambientale. Le telecamere hanno anche ripreso le fasi di scarico e combustione di materiali poi sequestrati: si trattava di un ingente numero di faldoni d’archivio contenenti documentazione fiscale e sanitaria.

Altri rifiuti venivano incendiati per separare ferro e rame dalle plastiche, così da rivendere i metalli ricavati. Una pratica altamente dannosa per l’ambiente, poiché comporta il rilascio di grandi quantità di diossina. Gli autori delle condotte illecite, chiaramente riconoscibili nei video, sono stati identificati e denunciati alla Procura di Agrigento. Su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, il GIP ha inoltre disposto il sequestro preventivo di due automezzi, eseguito dai Carabinieri del Centro Anticrimine Natura.

Agrigento, 47 persone denunciate per traffico e smaltimento illecito di rifiuti sequestrati mezzi e documenti

L’intervento è uno dei primi a vedere l’applicazione delle nuove sanzioni previste dal D.L. 116 dell’8 agosto 2025, convertito in legge n. 147/2025, che aumentano pene e ammende e introducono il sequestro dei mezzi utilizzati per lo smaltimento illecito, oltre alla sospensione della patente da 1 a 4 mesi.

L’Arma dei Carabinieri, attraverso un’attività continua di monitoraggio ambientale, prosegue dunque la sua azione di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, controllando l’intero perimetro del Testo Unico Ambientale: dal ciclo del cemento alla depurazione delle acque, dalle emissioni in atmosfera alla salvaguardia del suolo.

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